Si è tenuta oggi a Roma presso l’Auditorium Capitalis del Palazzo dei Congressi dell’Eur l‘assemblea dell’Associazione bancaria italiana (Abi) per fare il punto sul quadro economico dell’Italia: presenti le personalità di spicco quali Sangalli, Visco e Franco oltre al padrone di casa Patuelli.

Assemblea Abi, Visco (Bankitalia): “Ci aspettiamo una contrazione della crescita del Pil fino a fine 2023”

Emerge un quadro di profonda consapevolezza ma anche di sfida alle difficoltà dal presente al termine dell’assemblea Abi che si è tenuta quest’oggi a Roma. Di seguito i principali interventi delle figure istituzionali presenti alla kermesse:

“Le difficoltà e i rischi davanti a noi sono importanti, sarebbe tuttavia sbagliato abbandonarsi al pessimismo in una fase in cui ci sono molteplici segnali di fermento. Esistono validi motivi per essere fiduciosi che con il dinamismo del nostro sistema produttivo, con un’incisiva azione di governo e con il contributo essenziale delle parti sociali, la crescita non si arresterà. Il quadro macro-economico si è deteriorato bruscamente con l’aggressione russa all’Ucraina, nell’ultimo aggiornamento del Def abbiamo rivisto al ribasso la crescita dal 4,7% dello scorso autunno al 3,1%, più alta di stime di altre istituzioni”

Daniele Franco, ministro dell’Economia e delle Finanze

Le esposizioni dirette verso i paesi coinvolti nella guerra sono rimaste sostanzialmente stabili; gli intermediari presso cui questi crediti sono soprattutto concentrati hanno provveduto a rivederne la classificazione contabile e a incrementare le rettifiche di valore. l rialzo dei tassi di interesse non dovrebbe frenare la dinamica del credito. L’esperienza degli ultimi anni mostra che gli intermediari italiani dispongono delle capacità per superare le sfide cui sono oggi chiamati.

Ignazio Visco, presidente di Bankitalia – 1

“La difficile situazione sul fronte congiunturale non deve indurre le banche a ridurre l’impegno a rispondere alle sfide di natura strutturale, in particolare a quelle poste dalla doppia transizione tecnologica e verde. Nell’attuale contesto di alta inflazione è necessaria una graduale normalizzazione della politica monetaria che era stata calibrata per contenere le spinte deflazionistiche e recessive durante la fase più acuta della crisi pandemica. L’Italia finirà in recessione solo in caso di blocco delle forniture di gas dalla Russia, ci aspettiamo una contrazione del Pil nella media del biennio 2022-23, per tornare a crescere nel 2024″

Ignazio Visco, presidente di Bankitalia – 2

“La relazione illustrata dal Presidente Patuelli sottolinea la necessità di mettere in campo misure europee e nazionali di prolungata resilienza che agiscano a favore tanto dello sviluppo sostenibile e dell’occupazione, quanto della riduzione del debito pubblico. Concordo inoltre sulle sollecitazioni a stabilire un nuovo patto europeo in cui il perseguimento della crescita si basi sulla stabilità e al non irrigidimento delle regole di Basilea in un tempo caratterizzato da una pandemia ancora non conclusa e dal ritorno di un teatro di guerra in Europa. Infine, confermiamo l’ok sulla riduzione della pressione fiscale a carico degli investimenti stabili allo scopo di irrobustire il ‘circuito virtuoso’ della mobilitazione della liquidità in direzione degli investimenti produttivi”.

Carlo Sangalli, presidente Confcommercio

“Di fronte alla pandemia e alla guerra russo-ucraina l’Unione Europea ha compiuto scelte strategiche, mostrandosi molto più unita ed efficace. Gli sforzi dell’Europa unita debbono proseguire in qualità e quantità per affrontare tempestivamente ed efficacemente le gravi conseguenze della guerra, innanzitutto differenziando le fonti di approvvigionamento energetico, favorendo energie più sostenibili come le eoliche. L’Italia, pur appesantita da un ingente debito pubblico, si è mossa con misure largamente efficaci che debbono avere orizzonti non brevi”

Antonio Patuelli, presidente Abi

“Il ruolo delle nostre banche, in questa fase drammatica dell’economia italiana, sarà essenziale per superare il guado e per l’auspicata ripresa, specie per le famiglie e per le piccole e medie imprese. Un credito bancario capace di guardare al futuro diventa strategico per evitare una recessione, dominata dalla stagnazione e dall’inflazione. Unimpresa si attende domani dal sistema bancario, dalla Banca d’Italia e dal governo parole chiare e proposte concrete”

Raffaele Lauro, segretario generale Unimpresa

Per sostenere la ripresa del Paese dobbiamo realizzare gli investimenti e le riforme previste dal Pnrr e sostenere le nostre imprese. In questo contesto, la collaborazione con il sistema bancario risulta quanto mai decisiva. Come ha detto il presidente Patuelli, per attrarre i risparmi ed indirizzarli verso gli investimenti occorre proseguire nelle riforme fiscali”

Sestino Giacomoni, presidente Commissione Cdp