Per ottenere il bonus 200 euro ci sarà bisogno di compilare un’autocertificazione nella quale ci si assume la responsabilità di dichiarare di possedere i requisiti per ottenere il contributo.
Perciò, qualora queste dichiarazioni dovessero dimostrarsi false, allora il soggetto richiedente sarebbe punito addirittura con sanzioni di tipo penale. Ecco, nello specifico, come ottenere il bonus 200 euro e cosa si rischia se si dichiara il falso.

Bonus 200 euro: ecco chi ne ha diritto

Il bonus 200 euro è un contributo economico che viene concesso dallo Stato italiano una sola volta (“una tantum”) a tutti i cittadini.
In particolare, questo sussidio sarà erogato alle seguenti categorie di soggetti, ovvero:

  • ai lavoratori dipendenti;
  • ai pensionati;
  • ai lavoratori autonomi;
  • ai co.co.co (ovvero quei lavoratori che hanno un contratto di collaborazione coordinata e continuativa);
  • ai lavoratori domestici;
  • ai lavoratori stagionali;
  • a quei soggetti che risultano essere beneficiari del Reddito di Cittadinanza (RdC);
  • ai disoccupati.

Come e quando viene erogato

In base alle informazioni che sono state comunicate dall’INPS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) e dal MLPS (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), questo bonus sarà erogato ai cittadini italiani in due differenti modalità, a seconda della tipologia della categoria alla quale appartiene il soggetto beneficiario.
A tal proposito, infatti, alcuni soggetti riceveranno il sussidio economico in maniera automatica, mentre altri, invece, dovranno presentare una specifica domanda per ottenere il contributo dallo Stato.
L’INPS, attraverso l’emanazione della Circolare n. 73 del 24 giugno 2022 e del Messaggio n. 2559, sempre del 24 giugno 2022, ha comunicato ai potenziali beneficiari che riceveranno il sussidio in maniera automatica, che la data prevista per l’erogazione è stabilita per il mese corrente.

Bonus 200 euro: cosa deve contenere l’autocertificazione

I lavoratori dipendenti, per poter ottenere il contributo economico, dovranno necessariamente fornire al proprio datore di lavoro un’apposita autocertificazione.
Mediante questo modulo, i dipendenti potranno dimostrare di possedere i requisiti richiesti per ottenere il sussidio e, dunque, potranno richiedere l’autorizzazione all’ottenimento del bonus 200 euro direttamente all’interno della propria busta paga.
All’interno dell’autocertificazione il lavoratore dipendente dovrà dichiarare, sotto la propria responsabilità, di:

  • non essere beneficiario di alcuna indennità di disoccupazione (NASpI o DIS-COLL), del Reddito di Cittadinanza, di nessun trattamento previdenziale o pensionistico o di qualsiasi altra prestazione che viene indicata, in maniera esplicita, all’interno dell’art. 32 del Decreto Legge n. 50 del 17 maggio 2022;
  • essere beneficiario dell’esonero contributivo pari all’8% durante il corso del primo quadrimestre dell’anno in corso, il quale viene disciplinato all’interno dell’art. 1, al comma 121, della Legge n. 234 del 20 dicembre 2021.

L’autocertificazione dovrà essere presentata solamente nei confronti di un datore di lavoro, il quale provvederà ad erogare il sussidio economico, nel caso si abbiano più lavori e, quindi, più aziende alle quali presentare la richiesta.

Bonus 200 euro: ecco cosa si rischia se si dichiara il falso

Pur essendo un’autocertificazione la modalità attraverso la quale il lavoratore dipendente potrà presentare la richiesta per ottenere il bonus 200 euro, in realtà i rischi che si corrono in caso di dichiarazioni false sono piuttosto elevati.
Infatti, il soggetto che sarà ritenuto responsabile sarà il lavoratore stesso, il quale, dopo dei controlli sul suo diritto ad ottenere il contributo, potrà essere punito, oltre che con l’intimazione a restituire l’importo ottenuto, anche con la reclusione prevista dal codice penale.
L’INPS, per evitare di commettere degli errori e, dunque, per evitare di essere soggetti alle conseguenze che abbiamo appena elencato, mette a disposizione dei cittadini italiani un modello fac-simile.
Questo modulo potrà essere scaricato recandosi sul sito Internet ufficiale dell’ente previdenziale e potrà essere compilato leggendo le informazioni che sono contenute nel Messaggio n. 2559 del 24 giugno 2022.