Domani, Sabato 9 Luglio, sarà lutto cittadino a Canazei e nei comuni della val di Fassa, scenario del disastro della Marmolada. Nelle ultime ore sono stati rinvenuti dagli operatori delle attrezzature tecniche e dei resti organici sul luogo della tragedia.

Dal ghiacciaio della Marmolada emergono altri resti delle vittime del seracco crollato domenica scorsa. In queste ore è in corso infatti, una nuova operazione della squadra di terra, all’alba l’elicottero ha portato in quota gli operatori per ispezionare la parte più bassa del distaccamento dove le condizioni di sicurezza sono maggiori. Gli operatori hanno potuto così rinvenire alcune attrezzature tecniche e dei resti organici.

Ecco le parole di Riccardo Manfredi comandante della stazione del soccorso alpino di Passo Rolle:

“Ora dovranno essere effettuate le analisi per capire se ci sono nuovi riscontri. Non vi è ancora nessuna certezza riguardo i resti ritrovati”. 

Al momento le vittime accertate del disastro sono dieci, con il decimo corpo ritrovato nelle scorse ore. Entro sera è atteso l’esito del primo confronto tra il dna dei resti delle vittime che non sono state ancora identificate.

Tra le vittime accertate ci sono tre veneti, Filippo Bari, Paolo Dani e Tommaso Carollo, una donna trentina, Liliana Bertoldi e due turisti della Repubblica Ceca, Pavel Dana e Martin Ouda, mentre cinque restano le persone reclamate, i coniugi Davide Miotti ed Erica Campagnaro, i fidanzati Manuela Piran e Gianmarco Gallina e il 22enne Nicolò Zavatta anche se non è escluso che siano fra i corpi già recuperati dai soccorritori e che quindi all’appello manchi solo un disperso. 

La squadra di ricerca è composta da 14 persone, tra cui due unità cinofile. Gli operatori, coordinati da Paolo Borgonovo, del Centro di addestramento alpino della polizia di Moena, sono stati trasferiti in zona dopo il briefing operativo tenutosi a Canazei poco dopo le 5 e si muovono in stretto collegamento con il Centro di Protezione civile di Canazei, con vigili del fuoco volontari e psicologi. Durante la notte le temperature sul ghiacciaio sono scese sotto lo zero, consolidando il ghiaccio e permettendo di estendere le operazioni fino alle 9.30 circa.

Le ricerche si svolgono sulla parte bassa della colata di ghiaccio, roccia e fango, compresa una zona non interessata dal sopralluogo dei giorni scorsi. L’area è quindi quella a valle del distacco del seracco di Punta Rocca.

Secondo il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha fornito il bilancio, il crollo di una parte della Marmolada, “è stata una tragedia inevitabile, unica nel suo genere, è venuto giù un grattacielo di 70 piani e 100 metri di lunghezza. Tutto ciò non era prevedibile come può confermare chi conosce la montagna”.

Ora l’obiettivo, spiega Zaia, è riportare a casa i corpi delle persone che mancano e identificarli. Sulla possibilità di un sistema di bandiera rosse per impedire le escursioni in caso di pericolo in situazioni analoghe a quelle che hanno provocato l’incidente, Zaia si mostra scettico poiché i modelli di rischio oggi non sono esattamente collaudati e nessuna attività umana è a rischio zero. Il rischio, dicono gli esperti, è che ci sarebbero sempre bandiere.

Lutto cittadino Sabato 9 Luglio per i Comuni colpiti dal disastro della Marmolada

Domani, Sabato 9 Luglio, sarà lutto cittadino a Canazei e nei comuni della Val di Fassa come segno di vicinanza alle famiglie delle vittime colpite dal disastro della Marmolada. Verrà osservato un minuto di silenzio e la sospensione delle attività lavorative per un momento di raccoglimento e una messa, ha spiegato il sindaco Giovanni Bernard.

La messa di suffragio sarà celebrata alle ore 18 nella chiesa di Canazei da monsignor Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza e dall’arcivescovo di Trento Lauro Tisi.

Inoltre per tutta la giornata i Comuni della valle di Canazei, Moena, San Giovanni di Fassa, Mazzin, Soraga di Fassa e Campitello di Fassa avranno le bandiere a mezz’asta.