La legge prevede il divieto di fumare in spiaggia. Ecco quali sono le regole che devono rispettare i fumatori, valide anche per quanto riguarda le sigarette elettroniche, e che cosa si rischia a livello di sanzioni.

Sia che tu sia un fumatore oppure no, sarà comunque di tuo interesse sapere se si può fumare in spiaggia nel 2022 oppure se questa attività risulta essere vietata dalla legge.
La risposta a tale quesito è dipende. Ma da cosa? Ebbene, alcune località balneari prevedono il divieto di fumo, mentre altre lo consentono. Le sanzioni per i trasgressori possono essere anche molto salate ed arrivare a toccare i 500 euro.
Ecco quali sono le regole previste dall’ordinamento giuridico nazionale e dai singoli Comuni e che cosa si rischia quando non vengono rispettate.

Fumare in spiaggia è vietato? Ecco quali sono le regole

Lo Stato italiano, attraverso l’emanazione della Legge n. 3 del 16 gennaio 2003, ha introdotto il divieto di fumare in tutti i locali al chiuso in modo da tutelare la salute dei non fumatori.
Ciò nonostante, ancora non è prevista alcune norma che vieti l’utilizzo di sigarette nei luoghi che si trovano all’aperto. Perciò, ne conviene che è ammesso il fumo in spiaggia, a meno che non venga emanata una specifica ordinanza dal Comune nel quale ci si trova.
Al di là che venga o meno disposta una specifica ordinanza comunale, sarà comunque vietato gettare i mozziconi di sigaretta all’interno di tutto il territorio nazionale e, dunque, anche al mare, così come viene disciplinato dall’art. 40 della Legge n. 221 del 28 dicembre 2015.

La lista dei Comuni con il divieto di fumo in spiaggia

A prescindere da ciò che si pensi, non sono pochi i Comuni che hanno adottato delle specifiche ordinanze comunali e, con il passare degli anni, aumentano sempre di più.
La prima località dove è stata introdotta questa regola è stata il Comune di Bibione, già dal 2019. A questa poi, si sono aggiunte anche altre località balneari in molti altri Comuni d’Italia.
Come, ad esempio: Chioggia in Veneto; Alba Adriatica in Abruzzo; Cesenatico, Ravenna e Rimini in Emilia Romagna; Anzio, Fiumicino, Gaeta, Ladispoli, Ponza, Sperlonga e Torvaianica nel Lazio; Arenzano, Lerici, Sanremo e Savona in Liguria.
Ed ancora Pesaro, San Benedetto del Tronto nelle Marche; Manduria e Porto Cesareo in Puglia; Cabras, Olbia, Sassari e Stintino in Sardegna; infine Capaci, Lampedusa e Linosa in Sicilia.

Quali sono le sanzioni

Ogni Comune che pone il divieto di fumare in spiaggia può decidere in maniera autonoma quale debba essere l’importo da pagare qualora non vengano rispettate le regole.
Nella totalità dei casi, le sanzioni sono solamente di tipo amministrativo e non prevedono dei rischi sotto l’aspetto penale.
Le multe in questione potranno andare all’incirca da un importo minimo pari a 25 euro fino ad un importo massimo pari a 500 euro.
Invece, se si gettano i mozziconi di sigaretta in spiaggia si verrà puniti in tutto il territorio nazionale con una sanzione che potrà essere compresa tra i 60 euro ed i 300 euro.
Qualora il fumatore che abbia violato la legge decida di pagare la propria multa entro il termine di 5 giorni, allora secondo quanto disposto dalla Legge n. 98 del 9 agosto 2013 avrà diritto ad uno sconto pari al 30% dell’importo dovuto.

Fumare la sigaretta elettronica in spiaggia

Le località che abbiamo elencato precedentemente ed il divieto, in generale, non comprende anche quello relativo alle sigarette elettroniche.
Infatti, per queste ultime deve essere scritto, in maniera specifica, all’interno dell’ordinanza comunale. Anche se, la maggioranza delle volte, tale attività viene concessa dal Comune, in quanto prevede l’emissione di vapore ed in quanto a volte risulta essere addirittura priva della nicotina.

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