Una due giorni calda in Indonesia, a Bali, dove è iniziato ufficialmente il G20 in programma per tutta la giornata odierna. A fare gli onori di casa il primo ministro di Giacarta, Retno Marsudi, che accolto tra gli altri anche l’omologo russo Sergey Lavrov. Una giornata particolare contrassegnata dal cordoglio dei presenti per la morte di Shinzo Abe.

G20 Indonesia, Lavrov abbandona i tavoli durante i discorsi di Ucraina e Germania

Scatta ufficialmente il G20 in Indonesia, che prende il testimone dall’edizione di Roma in un momento storico delicatissimo con la guerra in Ucraina che prosegue senza tregua. Giornata di fitti colloqui tra i ministri degli Esteri presenti a Bali, tra cui anche Sergey Lavrov che ha mantenuto un profilo basso e distaccato. Il portavoce del Cremlino è stato il primo ad arrivare, il primo a parlare e sarà anche il primo a lasciare il Pacifico. Tra i suoi colloqui bilaterali quelli con Brasile e Argentina, nell’ambito Brics, oltre che quello annunciato con la Cina. Nessuna partecipazione agli speech dei colleghi europei, come ha annunciato il braccio destro Maria Zakharova. Molto critici verso la Russia sia la tedesca Baerbock che il segretario Usa Blinken.

Proprio quest’ultimo è stato il più “richiesto” e attivo nei colloqui:

“Un piacevole incontro con i ministri degli Esteri presenti al G20 di Bali. Abbiamo discusso di come gli Stati Uniti e i suoi partner stiano affrontando le sfide strategiche e di come possiamo aumentare il commercio bilaterale e gli investimenti con gli alleati, sia nel quadrante indo-pacifico che atlantico. Ci impegniamo inoltre a lavorare per promuovere interessi condivisi contrastando l’instabilità economica globale e l’insicurezza alimentare ed energetica, che sono state esacerbate dalla continua aggressione della Russia in Ucraina”.

Ha parlato alla stampa italiana anche il capo della Farnesina Luigi Di Maio:

“La mediazione delle Nazioni Unite per liberare il grano ci sta dando qualche speranza. Ringraziamo la Turchia per il suo aiuto e chiediamo alla Russia di non ostacolare un possibile accordo. Il G20 dovrebbe dire forte e chiaro che non ignorerà ciò che sta accadendo in Ucraina. L’Italia è pronta a contribuire con i porti italiani dell’Adriatico allo scopo di fornire rotte
alternative per l’esportazione del grano fermo nei porti ucraini”.

A Bali figurano anche il turco Cavasoglu, che parlerà della questione del grano rimarcando la volontà di Ankara di creare corridoi sicuri, e la francese Colonna, il suo primo incarico di rilievo a meno di due mesi dalla nomina. Rientrerà invece in patria il ministro britannico Liz Truss, tra i nomi più papabili per la successione a Boris Johnson.

Tutte le dichiarazioni degli altri presenti al summit di Bali

Alquanto gettonato anche il primo ministro indiano Narendra Modi, sia per la sua influenza nell’indo-pacifico che per la sua neutralità sul conflitto in Ucraina, il quale ha ricordato Shinzo Abe:

“Si è sempre speso con passione nel rafforzare i rapporti tra India e Giappone, credo sia giusto proclamare lutto nazionale per la giornata del 9 luglio”

Particolarmente nutrito il gruppo dei ministri degli Esteri dell’area indo-pacifica: fittizi e prolungati i bilaterali tra Corea e Singapore e tra Fiji e Australia, con Canberra che ha elogiato l’isola per la sua presa di posizione anti-russa. Sul fronte americano presenti Canada, Brasile, Argentina e Messico, oltre alla Cina: il ministro Wang Yi ha parlato con Lavrov dichiarando che Russia e Cina stanno mostrando grande resilienza e determinazione nella difesa dei loro rapporti in quadro geopolitico complicato. La posizione di Pechino rimane di assoluta neutralità, un giudizio “equo e oggettivo” che deve mettere al primo posto la pace.

Sul fronte Onu presente il segretario generale Borrell:

“Oltre un miliardo di persone sono esposte all’emergenza alimentare all’impennata dei costi energetici. La Russia continua a bloccare il grano ucraino, usandolo come arma di guerra non solo contro Kiev ma contro i Paesi più deboli”