I vaccini per il Covid saranno annuali come quelli dell’influenza: c’è l’ok dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) che, a seconda dei dati futuri sulla pandemia, si valuta la possibilità di vaccinare le persone una volta l’anno. Intanto si studiano ulteriori mosse cautelative, come il fatto di fare una seconda dose booster agli over 60 se i casi dovessero ancora aumentare, mentre in autunno arriverà il parere se vaccinare o meno i bambini under 5.

Ema: “Richiamo vaccini Covid bivalenti alza la protezione”

Si fa sempre più concreta la possibilità che i vaccini anti-Covid diventino annuali come quelli per l’influenza ma, nel frattempo, il responsabile Ema della strategia per i vaccini Marco Cavaleri afferma che il richiamo con i vaccini bivalenti alza la protezione contro il coronavirus:

“A seconda dei dati che riceviamo, potremmo essere in grado di muoverci verso un quadro simile ai vaccini per l’influenza, che non richiede la presentazione dei dati clinici prima dell’approvazione dell’aggiornamento annuale. Le discussioni tra gli esperti sono in corso. Avremo bisogno di una evidenza reale per comprendere l’impatto che l’aggiornamento dei vaccini ha sulla protezione delle persone dal contagio e dall’evoluzione grave della malattia in autunno e in inverno, e quanto tempo potrebbe durare la copertura. I dati preliminari degli studi clinici indicano che i vaccini mRNA adattati che incorporano un ceppo della variante Omicron possono aumentare ed estendere la protezione, se usati come booster, uno dei quali è un ceppo Omicron, sembrano offrire una risposta immunitaria ancora più ampia. I vaccini che includono altre varianti potrebbe anche essere presi in considerazione per l’uso come booster se i dati degli studi clinici mostreranno un livello adeguato di neutralizzazione contro Omicron e di altre varianti preoccupanti”

Nuova ondata da varianti dall’Europa

Prima che i vaccini contro il Covid diventino annuali bisogna, però, fronteggiare l’emergenza attuale, dove in Italia è in atto una nuova ondata di varianti proveniente dall’Europa. Se i casi dovessero ancora aumentare, l’Ema è pronta a consigliare di far fare una seconda dose booster agli over 60, come afferma Cavaleri:

“Stiamo assistendo a una nuova ondata di casi in molti Paesi in Ue poiché le varianti Omicron BA.4 e BA.5 sono altamente trasmissibili e dobbiamo aspettarci che le diventino dominanti in Europa probabilmente sostituendo completamente tutte le altre varianti entro la fine di luglio. Vista la situazione anche le persone tra i 60 e i 79 anni e le persone vulnerabili dal punto di vista medico di qualsiasi età dovrebbero ricevere una seconda dose booster di vaccino, soprattutto se i tassi di infezione aumentano. La raccomandazione di aprile per le persone con più di 80 anni, resta valida: dovrebbero ricevere un secondo vaccino di richiamo”

In autunno invece si deciderà se sarà il caso di far vaccinare anche i bambini al di sotto dei cinque anni, con l’Ema pronta a riferire il proprio parere sui vaccini Pfizer e Moderna.

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