Le icone anni 80 sono amatissime da noi italiani perché ci ricordano un momento felice del paese in cui la ricchezza prosperava (o almeno sembrava così) e dove la leggerezza imperava sferzante. E’ cambiato molto da quel decennio di lacca e musica elettronica e, purtroppo, non per forza in meglio. Basti pensare al solo rincaro dei prezzi della benzina e del diesel per capire la deriva in cui siamo finiti. E allora, in attesa che la tempesta passi, non ci resta che abbandonarci ai ricordi piacevoli. Come? Leggendo ciò che hanno detto di forte questi personaggi quando sono passati in Bagheera, la giungla di Radio Cusano, condotta dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti. Ecco i nomi.
Icone anni 80, Jerry Calà
Quella figuraccia con Bud Spencer:
“Con Bud Spencer giravamo “Bomber”, dove è diventato di fama internazionale lo sketch “Jerry Calà libidine”, e lui s’è offerto di darmi un passaggio in aereo dopo il lavoro. Lo adoravo ma mi sembrava che ci vedesse poco e sinceramente me la facevo addosso a stare in volo con lui. Ho inventato una scusa ma poi l’ho beccato per caso all’aeroporto dove ero in fila per tornare a casa. Da lontano mi ha fatto il gesto del mazzo che mi avrebbe fatto al ritorno mentre io ridevo imbarazzato… una vera figura di merda.”
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Andrea Roncato
Come nacque il personaggio di Loris Batacchi:
“E’ restato nell’immaginario di molti perché quella scena in parte era vera. La povera e bravissima Milena Vukotic non sapeva cosa stava accadendo perché io e Paolo Villaggio abbiamo iniziato ad improvvisare. La mettevo in mezzo con quel modo di fare volgare ma divertente del personaggio e lei era davvero imbarazzata. Neri Parenti sapeva che era un momento unico e irripetibile per cui riprendeva tutto con molte telecamere per non perdersi nulla al montaggio. E’ venuta bene!”
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Alan Sorrenti
Il parallelismo tra “Stranger Things 4” che riscopre Kate Bush e Ceccherini che cantò la sua “Dammi il tuo amore”:
“Questo è il bello della musica… può rinascere nelle situazioni più impensabili. Grazie a una serie bellissima tanti giovani hanno scoperto il talento di Kate Bush. L’anno scorso io suonai al Miami Festival “Figli delle stelle” e fu un’emozione altrettanto forte. C’erano molti ragazzi che probabilmente non l’avevano mai sentita ma si creò una magia che vi consiglio di andarvi a vedere nel video su Youtube. Devo molto a quella canzone. Quanto mi ha divertito la scena di Ceccherini che “mi” canta? Solo un pazzo folgorato da un fulmine poteva cantare “Dammi il tuo amore” con quella libertà d’espressione. Quando la girarono, il regista Leonardo Pieraccioni mi contattò e me la fece vedere prima. Fu davvero divertente anche perché molti scoprirono quella canzone proprio grazie al film che andò molto bene al botteghino.”
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Icone anni 80, Gegia
L’emozione di girare un film icona anni 80 come “Bomber“:
“Che ricordi belli ho su quel set con Michele Lupo. Bud Spencer era la dolcezza fatta persona. Così grosso e apparentemente burbero, era in realtà con me gentilissimo. Ho una foto dove ci abbracciamo, lui gigantesco ed io un ragnetto attaccato ad un suo braccio. Ci siamo divertiti tanto a girare e quel ruolo mi fruttò la nonimation al David di Donatello. Prima o poi ci voglio tornare ai David.”
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Claudio Simonetti
Il primo lockdown aveva qualcosa di familiare per il musicista:
“Il Covid non credo che sia l’orrore peggiore che abbia vissuto in vita mia, ho avuto esperienze più dure, ma è indubbio che in certi momenti mi è sembrato di vivere in uno dei quei film degli zombie che ho musicato. Strade vuote, macchine abbandonate, supermercati presi d’assalto. Era tutto abbastanza impressionante. La mia salute? Qualche mese fa ho avuto una polmonite complessa che sono riuscito a superare ma ora sto bene e vivo con serenità. E poi per fortuna sono tornato a suonare.”
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