E’ l’argomento del momento: il cliente può comprare una goleador pagando i 10 centesimi all’esercente mediante il Pos. Ma se il commerciante è senza Pos, il consumatore può andare via senza pagare?
In questa breve guida, andremo a rispondere a questa domanda andando a vedere ciò che dice la legge a riguardo e come effettuare una segnalazione alla Guardia di Finanza nel caso il venditore tenga un comportamento illecito.
Pagamento con Pos: da quale importo si può usare
Qualche anno fa la normativa nazionale prevedeva un importo minimo pari a 30 euro, superato il quale il commerciante aveva l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici che venivano effettuati dai clienti.
Successivamente, il suddetto limite è stato abbassato fino ad arrivare ad una soglia pari a 5 euro, la quale è stata definitivamente eliminata attraverso l’emanazione della legge finanziaria del 2018.
Perciò, al giorno d’oggi, sussiste l’obbligo per i commercianti di accettare i pagamenti che vengono effettuati mediante il Pos (Point of sale) anche se l’importo dovuto dal cliente dovesse essere anche solo di pochi centesimi.
E dunque, sussiste anche il diritto dei consumatori di poter pagare mediante carta di credito oppure con il bancomat per ogni tipologia di acquisto e per ogni entità relativamente all’importo di quest’ultimo.
Quali commercianti hanno l’obbligo di accettare i pagamenti con il Pos
L’obbligo di accettare i pagamenti elettronici è valido per tutte le categorie di commercianti, nessuno escluso. Perciò, ne dovranno necessariamente disporre:
- i negozi;
- i bar;
- i ristoranti;
- le pizzerie;
- le tabaccherie;
- le edicole;
- le farmacie;
- i venditori ambulanti;
- i taxi;
- i lavoratori che forniscono servizi di NCC (noleggio con conducente);
- i liberi professionisti, come ad esempio gli avvocati, i commercialisti, gli ingegneri, i medici, ecc…;
- i lavoratori autonomi, come ad esempio gli elettricisti, gli idraulici, i tecnici di impianti, ecc…
Il commerciante può far pagare una commissione aggiuntiva al cliente?
Dato quest’obbligo nei confronti dei commercianti e dei professionisti, potrebbe capitare che costoro intendano applicare una commissione aggiuntiva ai clienti, in modo da poter rientrare delle spese sostenute per il Pos.
In realtà, questa pratica è assolutamente vietata dalla legge e l’esercente potrebbe essere segnalato alla Guardia di Finanza e punito con conseguenze sia di tipo civile che penale.
Cosa fare se non si hanno contanti? Ecco quando si può andare via senza pagare
L’ordinamento giuridico nazionale dispone l’obbligo per il commerciante di disporre del Pos ma non prevede alcuna forma di obbligo nei confronti dei consumatori riguardo al possesso dei contanti e al pagamento con questa modalità.
Perciò, se un qualsiasi soggetto intende entrare in un negozio, in un bar, in un ristorante o in qualunque attività economica, e vuole pagare con la carta di credito o con il bancomat è suo diritto poterlo fare.
Qualora l’esercente, però, intenda comunque richiedere a quest’ultimo di pagare il conto mediante liquidità, allora il cliente potrà andare via senza pagare.
Questa possibilità che viene concessa al consumatore, però, non libera quest’ultimo dall’obbligo di pagare il debito, in un momento successivo, che ha contratto con il commerciante.
Come segnalare un commerciante senza Pos
Dato che è un obbligo di legge, i consumatori possono segnalare il commerciante senza Pos alla Guardia di Finanza oppure all’Agenzia delle Entrate.
I moduli per effettuare la segnalazione possono essere reperiti recandosi presso i rispettivi siti Internet.
Ciò nonostante, la volontà del cliente di andare via senza pagare qualora l’esercente non abbia il Pos ha poco senso, dal momento che dovrà comunque pagare in un momento successivo e non sono previste delle sanzioni a carico dei commercianti.