Siamo giunti al 134° giorno della guerra tra Russia ed Ucraina. In serata, il presidente Zelensky ha rivendicato con l’orgoglio l’utilizzo delle armi inviate dall’Occidente, anticipando che sono già attive per diverse operazioni militari. Nel frattempo, dalla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen arrivano ulteriori promesse di tagli alla Russia.
Sull’altro fronte, continua la politica aggressiva di Putin anche contro i russi stessi con diversi esponenti di posizione moderata che sono stati arrestati.
Guerra Russia-Ucraina, 134esimo giorno
Ecco le notizie aggiornate di oggi 7 luglio 2022 sulla guerra Russia-Ucraina:
Zelensky sottolinea l’utilizzo delle armi dell’Occidente
Lo scenario bellico del 134esimo giorno si apre come consuetudine con il videomessaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Quest’ultimo, con grande orgoglio, ha annunciato che le armi dell’Occidente sono già perfettamente in funzione ribadendone l’assoluta importanza ai fini della vittoria ucraina:
La loro accuratezza era esattamente ciò che ci serviva. Sono stati colpiti i magazzini dei russi e altri importanti luoghi per la logistica, riducendo drasticamente il potenziale offensivo dell’esercito russo.
Allo stesso tempo, Zelensky ha illustrato l’atteggiamento di censura voluto dalla Russia, dichiarando nuovi avanzamenti in guerra:
L’opinione pubblica è venuta a conoscenza del fatto che nel sud del nostro Paese, nelle aree occupate, è stato chiuso l’accesso ai social network, ai messenger e a YouTube. Le forze russe hanno bloccato ogni possibilità per la gente di conoscere la verità su ciò che sta accadendo e sul nostro potenziale, che stiamo gradualmente aumentando. Le forze ucraine stanno attualmente avanzando in diverse direzioni tattiche, in particolare nel sud, nella regione di Kherson, nella regione di Zaporizhzhia. Non rinunceremo alla nostra terra, l’intero territorio sovrano dell’Ucraina sarà ucraino. La gente dovrebbe saperlo.
Guerra Russia-Ucraina, Ursula Von der Leyen: “Taglio completo di gas russo”
La prova di forza tentata almeno verbalmente dal presidente ucraino ha trovato poi supporto nella lunga dichiarazione di Ursula Von der Leyen. Come anticipato, la presidente della Commissione europea ha chiarito le prossime mosse politiche contro la Russia aprendo alla possibilità di un taglio totale del gas:
Dobbiamo prepararci a ulteriori interruzioni dell’approvvigionamento di gas, anche a un taglio completo dalla Russia. Oggi complessivamente 12 Stati membri sono direttamente interessati da riduzioni parziali o totali dell’approvvigionamento di gas. È ovvio: Putin continua a usare l’energia come arma. Per questo la Commissione sta lavorando a un piano di emergenza europeo. Presenteremo questo piano e gli strumenti necessari entro metà luglio.
Sempre la Von der Leyen ha poi spiegato le ragioni dietro questa scelta:
Gli Stati membri dispongono già dei loro piani nazionali di emergenza. Questo è positivo, ma abbiamo bisogno di un coordinamento e di un’azione comune europei. Dobbiamo assicurarci che, in caso di interruzione completa, il gas fluisca verso il punto in cui è maggiormente necessario. Dobbiamo provvedere alla solidarietà europea. E dobbiamo proteggere il mercato unico e le catene di approvvigionamento dell’industria.
Putin continua gli arresti e chiede di partecipare al G20
In uno scenario che resta altamente drammatico, Vladimir Putin continua la propria politica contro gli oppositori riprendendo una serie di arresti anche contro i moderati. Nel frattempo, l’annuncio più importante riguarda la sua richiesta di partecipare al G20:
Per quanto riguarda il vertice del G20 di novembre, è stato ricevuto un invito ufficiale dal presidente indonesiano Joko Widodo rivolto al leader russo. Jakarta è stata informata dell’intenzione del presidente Vladimir Putin di partecipare.