Papa Francesco intende nominare due donne nel Dicastero per i vescovi, l’organo istituzionale che raccomanda sacerdoti e vescovi per la promozione all’interno della Chiesa cattolica. Il Dicastero dei Vescovi, noto anche come Congregazione per i Vescovi, offre resoconti e valutazioni per aspiranti vescovi prima di affidare la decisione finale al papa.
Un passo in avanti verso le donne
La mossa era attesa da tempo: Papa Francesco aveva già assegnato ad alcune donne diversi incarichi non impiegatizi all’interno del Vaticano. L’anno scorso il pontefice ha approvato infatti suor Nathalie Becquat, monaca di Xaviere, come sottosegretaria per la segreteria generale del Sinodo dei vescovi. Suor Raffaella Petrini invece è stata nominata segretario generale del Governatorato dello Stato di Città del Vaticano.
Io sono aperto a dare più opportunità alle donne. Adesso il Governatorato ha una vice governatrice… nella commissione per eleggere i vescovi, andranno due donne per la prima volta. Un po’ si apre in questo modo.
Francesco ha inoltre aggiunto che per il futuro vede possibile la designazione di laici alla guida di dicasteri quali quello per i Laici, la Famiglia e la Vita, quello per la Cultura e l’Educazione, o alla Biblioteca, che “è quasi un dicastero”.
Perché le donne non possono ricoprire ruoli di alto livello?
Secondo la dottrina cattolica, preti e vescovi sono tenuti ad agire per conto di Gesù, che è un uomo. Si crede che siano i successori dei dodici apostoli originali, i quali furono tutti nominati da Gesù ed erano anche maschi.
Nel 2019 Papa Francesco ha parlato all’Unione Internazionale delle Superiori Generali delle Donne:
Camminiamo su una strada solida e giusta, la via della Rivelazione, non possiamo percorrere una strada diversa […] che alteri la rivelazione e le espressioni dogmatiche.
Il papa ha poi concluso bruscamente affermando:
Noi siamo cattolici, ma se qualcuno di voi vuole fondare un’altra chiesa è libero di andarci.