Questa mattina, il soccorso alpino ha trovato i corpi di altre vittime del crollo Marmolada. Rimane ancora sconosciuta l’identità delle vittime. Le salme sono state trasportate al Palaghiaccio per un eventuale riconoscimento da parte dei parenti. Al momento, si contano sette vittime certe, mentre il bilancio dei dispersi è fermo a cinque.
I droni cercano i resti delle vittime
I droni, guidati dal Soccorso alpino, stanno volando in quota alla ricerca di eventuali resti, indumenti o attrezzatura che possano ricondurre alle vittime accertate o ai dispersi. Solo se viene individuato qualcosa un soccorritore viene imbragato e si procede al recupero. Al momento infatti, gli uomini del Soccorso Alpino non possono recarsi fisicamente nei punti più alti della montagna a causa del crollo del seracco rimasto in bilico.
Parte l’inchiesta per individuare i responsabili del crollo Marmolada
Oggi si è tenuta la prima riunione operativa in procura per stabilire i primi passi di un’inchiesta in cui individuare eventuali responsabili. Per il procuratore di Trento, Sandro Raimondi, che ha incontrato le forze dell’ordine e i soccorritori, “in questo momento possiamo escludere una prevedibilità e una negligenza o imprudenza” nel fascicolo aperto per disastro colposo.
Le analisi per il riconoscimento delle vittime
I Ris di Parma sono arrivati a Canazei per acquisire “i prelievi” di quanto recuperato sulla Marmolada per compararli con il Dna delle persone scomparse. Queste analisi serviranno per identificare le vittime. La massa di detriti che ha travolto, stravolto e sepolto i corpi rende infatti complicato il riconoscimento.
C’è una doppia acquisizione da fare: quella dei campioni biologici dai resti recuperati sulla Marmolada, quindi l’acquisizione dei campioni da un oggetto appartenuto al disperso come uno spazzolino da denti oppure prelevato da un familiare diretto, ossia un genitore o un figlio. Una volta raccolti questi duplici campioni verranno analizzati a Parma.
Ha spiegato il Colonnello Lago.