L’omicidio è avvenuto ieri sera intorno alle 22.30 in un parcheggio vicino a Parma, la vittima si chiamava Vitalie Sofroni. Il marito ha aggredito la moglie e poi ha ucciso un amico intervenuto per difenderla. La squadra mobile che indaga ha già arrestato il coniuge della donna.

Omicidio nel cuore della notte a Gaione in provincia di Parma. Secondo le prime ricostruzioni un moldavo di quasi 40 anni, Vitalie Sofroni, sarebbe stato ucciso a coltellate nella tarda serata di ieri, probabilmente al culmine di una lite. 

Il marito, presunto assassino, stava litigando con la moglie in maniera, pare, violenta all’interno del parcheggio. A quel punto sarebbe intervenuta un’altra persona, un conoscente della coppia, per difendere la donna. E proprio quest’ultimo, sarebbe stato accoltellato dal marito della donna.

Sul posto sono arrivate la squadra mobile e la polizia scientifica che hanno trovato il corpo a terra all’interno del parcheggio in via Fontanini, all’altezza del civico 91. Vitalie è stato subito soccorso dal personale sanitario del 118 ma è deceduto poco dopo. Nel frattempo l’assassino ha tentato di fuggire ed è subito iniziata la caccia.

L’uomo, un 27enne moldavo con passaporto romeno si era nascosto in un giardino non pubblico e non lontano dal luogo dell’omicidio di Vitalie Sofroni, insieme alla moglie e lì è stato rintracciato dai carabinieri. Aveva ancora con sé il coltello utilizzato per uccidere.

Le forze dell’ordine dopo aver ascoltato alcuni testimoni della zona lo hanno portato in caserma, in collaborazione con la squadra mobile e col coordinamento della Procura. I particolari della dinamica sono ancora in fase di accertamento da parte degli inquirenti che stanno indagando sull’omicidio di Vitalie Sofroni.

Sul luogo dell’omicidio è arrivata subito la sorella di Vitalie che ha commentato l’accaduto: “Mi hanno detto che qui hanno accoltellato mio fratello. Ha salvato una donna con un bambino”. Secondo le prime ricostruzioni, infatti, sul posto era presente anche un bambino, probabilmente il figlio della coppia.

Il presunto assassino e la vittima si conoscevano, secondo i primi riscontri, non solo erano connazionali ma anche colleghi di lavoro. Sul posto sono subito giunti gli uomini della squadra mobile della Questura di Parma e gli agenti della polizia scientifica che hanno effettuato i rilievi per cercare di ricostruire nei dettagli l’episodio.

La dinamica dell’omicidio di Vitalie Sofroni

L’omicidio è avvenuto ieri sera nei pressi di Parma al culmine di una violenta lite tra moglie e marito che ha visto l’intervento di una terza persona, accorso per difendere la donna da un’aggressione. L’uomo di 40 anni di origine moldava, è stato accoltellato da un suo connazionale all’interno di un parcheggio, verso le 22.30, con un fendente al cuore che secondo le prime analisi gli è stato fatale.

Secondo quanto ricostruito, la donna a seguito di violenze aveva lasciato la casa dove viveva con il marito e l’incontro di ieri sera era nato con lo scopo di un chiarimento, dato che a quanto pare stessero per separarsi, quando hanno avuto un litigio, nel parcheggio, dove sono stati raggiunti da alcuni amici e connazionali, tra cui la vittima.

Subito è arrivata anche la testimonianza di Eugenia, la cognata di Vitalie: “Siamo stati avvisati che Vitalie è stato accoltellato. Quando siamo arrivati abbiamo capito che si era messo in mezzo per difendere la donna. Il marito voleva uccidere la moglie e ha poi accoltellato Vitalie. Era un ragazzo molto disponibile con tutti, il marito si comportava male con la moglie. Loro due lavoravano insieme ed erano anche amici. Vitalie era molto solare e allegro, sapeva giocare con i bambini e aveva un’enorme rispetto per tutti. Sempre positivo e sorridente”.

Sono ancora in corso le indagini e la Procura sta anche ascoltando alcuni testimoni per ricostruire a pieno la dinamica dell’accaduto.