“Amiga 500 migliori giochi” è una ricerca che in rete è sempre molto presente. Perchè? Per via della nostalgia che certi titoli sanno accendere nei cuori dei quarantenni di oggi che ci hanno giocato e sognato per ore. Tempi lontani, quando la grafica era a pixel e i caricamenti duravano più del gameplay. Chi “ci è passato” parla di un’esperienza che esula dalle evidenti (e inevitabili) imperfezioni del tempo. I diversi emule attraverso cui si può ancora fare una partita, effettivamente, dimostrano che almeno l’appeal sia rimasto invariato. La Tana del Cobra ha creato una piccola ma esaustiva lista dei top di quel ventennio. Noi ve la riportiamo volentieri per fare insieme un viaggio indietro nel tempo quando il videogioco era semplice intrattentimento.
Amiga 500 migliori giochi: Kick-off
“Sono passato a Kick Off: porca miseria che emozione vedere la schermata di caricamento con la digitalizzazione di Platinì e la scritta: “Dino Dini’s Kick Off”. Parto a giocare un’amichevole e mi accorgo che manovrare gli omini è un casino. Come cazzo facevo a fare le rovesciate se oggi non riesco neanche a passare? Kick Off e le sue evoluzioni erano il non-plus-ultra dei giochini di calcio: la visuale era dall’alto, potevi scegliere il campo, la durata della partita, l’arbitro, le condizioni climatiche e lo stadio. Regolarmente se sceglievi un arbitro casuale ti capitava lo stronzo che ti ammoniva pure se respiravi. La cosa più bella era la possibilità di segnare da centrocampo, ti sentivi veramente Pruzzo; credo di averci passato una serie infinita di nottate cogli amici a massacrarci, roba da vesciche sulle dita e moccoli quando prendevi il palo, veramente una figata.
Di questo must c’erano un milione di evoluzioni: si andava dal campionato europeo al campionato del mondo, veramente da brivido. Poi la cosa molto carina erano le traduzioni in italiano che apparivano in basso sullo schermo: come dimenticare il classico “calcio d’angolo”? (e il “cartellino giallo” dove lo vogliamo lasciare? N.d.Cobra). “
Alien Breed
“Che dire del gioco: tu eri un omino (sempre videogioco con visuale dall’alto, infatti sarei stato curioso di vedere che faccia aveva) in una base disseminata di alieni (sì sì, quelli con tanti denti che il dentista ci avrebbe potuto lavorare per 7 generazioni) che fuoriuscivano da tutte le parti e dovevi arrivare (possibilmente vivo) all’ascensore che ti portava al livello successivo; a disposizione avevi 6 chiavi ed un’arma che serviva solo a scaccolarti. Nel circuito che percorrevi trovavi munizioni, chiavi aggiuntive e crediti (voi mi direte che ci faccio coi soldi se tanto crepo?); i crediti erano fondamentali perché nella base c’erano una serie di computer sparsi (manco fossimo alla Microsoft), che potevano essere attivati. Quando entravi nella sotto schermata dei computer accadeva più o meno questo: “Welcome to Intex System”. Una suadentissima voce femminile (capace che era una vecchiaccia laida, ma a me piace immaginarla come una topona con tuta spaziale aderentissima) annunciava che si stava entrando nel sistema principale della base, attraverso il quale si potevano comprare delle armi gustosissime: dal lanciafiamme al cannone laser che non perdonava. Non mi dilungo sulla storia perché va giocato per capirlo, ed io ed il Cobra ci abbiamo giocato parecchio (sì, ma ci seccavano sempre al quarto livello, cazzo! N.d.Cobra). Quando giocavi in 2 chiaramente gli alieni si moltiplicavano, ma se uno dei 2 finiva i crediti quelli non diminuivano mica, cazzo. Onestamente devo dire che l’ho finito più volte (eeeeh??) (merito di una cosina che appariva appena mettevi il disco, credo si chiamasse trainer, ma non ne sono sicuro hehehe) (ah) e tutte le volte era un’emozione; come dimenticare quando non avevi più chiavi e bestemmiavi per cercare di andare avanti, quando il tipo crepava con un urlo tipo “nooooooooo” o quando la sempre suadentissima voce femminile ti diceva cose erotiche tipo: “low energy, first aid required”.
Amiga 500 migliori giochi: TV Sport Football
“Porca miseria che ho recuperato, la simulazione di Football Americano datami personalmente dal signor Cobra (me la diede per pietà dopo avermi umiliato con qualsiasi squadra). Un mitooo!!! Potevi scegliere le classiche squadre o crearne tu, compresi i nomi e la lega d’appartenenza. Questo produttino Cinemaware aveva prima della partita, negli intervalli e dopo, una simpatica animazioncina: un simpatico cronista coi baffi (non ci pensate nemmeno a quello che gira su Canale 5, assomigliava a quello di Celebrity Deathmatch) ti raccontava chi era il favorito, perché, e perché avevi perso di brutto. Non so perché quando giocavamo io ed il Cobra a me le “I” formation non venivano mai (perdevo yards invece di guadagnarle, mah), lui si infilava col suo stramaledetto quarterback e passeggiava per tutto il campo, mentre i miei giocatori placcavano tutti (anche il pubblico se occorreva) tranne lui.
Un paio d’anni dopo che mi diede quel gioco andai a casa sua e scoprii il perché: il malato non solo ci giocava quotidianamente (hem…), ma aveva anche un datadisk Amiga 500 per i migliori giochi in cui era contenuta una lega da lui creata; le squadre avevano i nomi di tutti quelli che conoscevamo, e lui (strano ma vero) era in testa con la sua. Non ci volevo credere, era ancora più malato di quando mi aveva dato il gioco, così mi astenni dal farci una partita contro (millantando che erano anni che non ci giocavo, invece mi ero allenato per l’occasione fino al giorno precedente), onde evitare una figura di merda di proporzioni bibliche.”