Il 2022 sarà ricordato come l’anno del caro energia, un’ulteriore conferma arriva dall’Ufficio Studi di Confcommercio che certifica l’impatto delle spese di luce e gas sul conto finale delle famiglie italiane, pari al 9,8%: un dato record.

Caro Energia, secondo Confcommercio ciascun italiano spenderà circa 2mila euro per i costi energetici

L’Ufficio Studi di Confcommercio mette nero su bianco le stime di un “annus horribilis” per le bollette di energia degli italiani. Su una spesa complessiva legata ai consumi di 19mila euro procapite, poco più di 8mila (il 43%) è destinato a coprire le cosiddette “spese obbligate”, ossia quelle relative alla casa. Tuttavia è il comparto energetico di luce, gas e carburanti a registrare l’aumento più consistente, arrivando a 1.854 euro pro capite, ossia il 9,8% delle spese complessive.

Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli spiega così il report:

“Il desiderio di ritorno alla normalità sta sostenendo i consumi delle famiglie con i comparti più penalizzati in forte recupero e altri che invece sono ancora in difficoltà. Già dai dati dall’inflazione si può ipotizzare che il potere d’acquisto delle famiglie sia destinato a calare e ciò ridurrà la spesa libera minando il clima di fiducia attuale e prospettico. La crescita a dismisura del costo dell’energia incide pesantemente anche sulle spese obbligate, che toccano livelli record. Per evitare di scoraggiare i consumi e congelare la ripresa è necessario che l’Europa metta un tetto al prezzo del gas e il Governo agisca più incisivamente su caro energia e cuneo fiscale”

Secondo le stime Unem spenderemo 90 miliardi di euro in energia, il doppio di un anno fa

Per quanto concerne le cifre più allargate, l’Italia ha visto crescere del 3,6% i consumi energetici nel 2021, contrassegnati dalla pandemia e da prezzi più bassi secondo i dati Terna e Arera. Nel 2022 ci si attende un ulteriore balzo in avanti fino alla cifra da capogiro di 90 miliardi di euro di spesa energetica totale. Al momento si tratta chiaramente di una stima fatta basandosi su ipotesi che però sono estremamente volatili alla luce dell’attualità geopolitica. Per l’Italia sarà un grande problema, dal momento che è uno dei Paesi che fa maggiormente uso di gas e che l’oro azzurro costituisce la prima fonte energetica in assoluto, anche più del petrolio (la cui spesa totale è stimata a 77 miliardi di euro).