Pensioni news quota 41
Pensioni news quota 41. Il tempo stringe, ma secondo Elsa Fornero non c’è fretta, poiché la sua riforma non ha motivo di essere cancellata. In un’intervista rilasciata al sito Money infatti la professoressa Fornero ha spiegato come mai non è possibile superare questa legge in tempi brevi: “non vedo perché dovrebbe essere cancellata la mia riforma; è meglio parlare di superamento apportando dei correttivi qualora se ne rilevasse l’utilità”. Dunque poche speranze per la Lega che si sta battendo per Quota 41, giudicata però troppo dispendiosa dal governo.
L’ipotesi Tridico
L’ipotesi più plausibile rimane a questo punto la proposta di Pasquale Tridico, presidente dell’INPS. Introdurre la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età costerebbe 18 miliardi in tre anni: lo ha detto il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, concludendo la presentazione del Rapporto Inps-Upb su Quota 100. Secondo Tridico la possibilità di andare in pensione con 64 anni di età e 35 di contributi purché si sia maturato un assegno pari ad almeno 2,2 volte l’assegno unico potrebbe costare nel triennio circa sei miliardi. Il pensionamento in due fasi dando a 63 anni l’assegno con la parte contributiva e a 67 quella retributiva costerebbe circa tre miliardi.
Opzione donna
Basandosi sulle poche dichiarazioni ufficiali in merito alla riforma pensioni 2023, nelle intenzioni del Ministro del Lavoro, Andra Orlando ci sarebbe il rinnovo dell’Opzione Donna, che potrebbe addirittura divenire strutturale, ossia una misura permanente, permettendo alle donne di andare in pensione a 58/59 anni (per dipendenti e autonome, rispettivamente) con 35 anni di contributi.
Buongiorno,
come mai non si pensa allora ad un 41,5? A questo punto costerebbe di meno e credo che sarebbe appetipibile per molti.
63 anni solo con la cotributiva e a 67 la retributiva ritengo sia la soluzione ha ragione tridico
Perchè continuare a mandare in pensione chi ha meno contributi e non chi per sfiga ha dovuto iniziare a lavorare da giovane? 41 anni di lavoro sono tanti e invece vogliono che si continui a lavorare. Tanta gente ha fruito di quota 100 o 102 con meno anni di servizio. Le aziende devono essere costrette ad assumere quando un lavoratore esce in anticipo invece approfittano per esodare lavoratori soltanto per alleggerire il loro bilancio. Il Walfare è completamente fallito. Si preferisce vedere i ragazzi buttati sulle panchine anzichè inserirli nel mondo del lavoro. Il costo di quota 41 non sarà mai come prevede Tridico così com’è accaduto con quota 100. Meglio quota 41 che continuare ad erogare bonus per rifare abitazioni che non ne hanno nemmeno bisogno.
Piantolamola che questi artifizi e raggiri quaranta anni sono già troppi per i lavori usuranti e manuali , però per il reddito di cittadinanza i soldi li trovano l Inps già perché è troppo disturbo mandare i pensione e chiamare la gente a lavorare
si trovano soldi per tutto ma per le pensione nulla non si riesce a trovare una ssoluzione si deve lavorare fino a 67 anni si fa fatica a livello tecnologico i giovani hanno contratti che vengono rinnovati di anno in anno. e assurdo davvero. per il reddito di cittadinanza si trovano e la gente sta a casa almeno li mettessimo a lavorare .a pulire le strde servizio civile ma niente. e davvero assurdooooo
41 anni e già troppo ci sono persone che non ce la fanno più mandiamo i giovani a lavorare anziché dare il reddito di cittadinanza
Caro Bruno, Ti rispondo subito. Sarei anche d’accordo su quota 41, però con la possibilità per chi ha studiato di potersi riscattare gratis e non pagando cifre abominevoli (quindi a titolo figurativo come il militare) tutti gli anni di studio, superiori e università. Ricorda che nella società è necessario un netturbino quanto un medico, ed il medico, per diventare tale, deve studiare almeno 10 anni in più di chi ha iniziato a lavorare “per sfiga” da giovane. Così almeno, come Tu dici, non manderemmo in pensione chi ha meno contributi …
Sono d’accordo con il Signor Bruno. Ma è possibile che chi ha versato di più debba rimanere a lavorare di più. Quale logica perversa è alla base di questa scelta? Quota 100 e 102 sono state studiate per favorire solo una piccala parte di popolazione e chi “fesso” ha iniziato a lavorare prima e versare più contributi deve restare ancora al lavoro per mantenere chi ha versato meno. Sono molto arrabbiata, stesso lavoro, massimo impegno io con 40 anni ne dovrò fare ancora 3 e le mie colleghe con qualche mese anagrafico in più e meno contributi a casa. E’ giustizia questa?
Paragonare chi ha dovuto lavorare veramente con chi ha potuto studiare dimostra il deficit culturale del nostro sistema educativo. Chi ha studiato lo ha fatto per migliorare la sua posizione, chi ha lavorato lo ha fatto per esigenze di famiglia (in entrambi i casi per la maggioranza). Non è sostenibile mettere le cose sullo stesso piano. Non tolgo dignità ai diversi sacrifici che tutti, studenti e non, hanno sostenuto ma chi ha lavorato è senz’altro più “usurato”.
Considerare l’età anagrafica e non i contributi versati obbligando tante persone a lavorare 43 anni per l’anticipata e magari 47 per quella di vecchiaia se si è iniziato a 20 anni è una palese forzatura per non dire schiavitu’. Senza contare che per ottenere un importo pari all’ultimo stipendio occorrerebbe restare in servizio almeno mezzo secolo!
Bisogna far lavorare la gente che sta a casa senza far niente, il RC va a chi ha veramente bisogno, buttare tanti soldi così, gente che si trovano sulle spalle 40 anni di fatica e devono mantenere sti parassiti ed pagare tasse, e la salute che non è più quella di una volta,io sono d’accordo per la quota 41 precoci ed ecc.
E chi invece ha iniziato presto a lavorare in cantiere, nello stesso tempo studiato alla sera ? Ed e costretto a lavorare fino a 43 anni e più di contributi? Non e proprio giusto
Ma come fanno a scegliere sti presidenti dell’IMPS.Sono tutti uguali quando si parla di mettere mano alle pensioni .tirano fuori cifre da capogiro.E quandi soldi spende lo stato x guerre extracomunitari citta dinanza et cetera et cetera.li non parlano di cifre?GRAZIE.
allora visto che tutti debbono mettere bocca su come gestire il rinnovo delle pensioni sara’ e dovra essere motivo di chiarimento definitivo per il prossimo governo.e’ stretta competenza del prossimo esecutivo definire che morte dobbiamo fare tenendo conto che QUOTA 41 PER TUTTI e’ l’ultima spiaggia per salvini.quindi CARO MATTEO ADESSO DEVI FARE I FATTI COME HAI PROMESSO NESSUNA PENALIZZAZIONE IN MERITO ALTRIMENTI COLUI CHE HA GIA’ 41 ANNI FAREBBE MOLTO BENE AD ANDARE CON I 42 E 10 MESI DELLA MALEDETTA FORNERO!!! CHIUDI QUESTO SCANDALO MATTEO!!!!!!!!!!!!