De Magistris con Gratteri: criminalità e borghesia mafiosa non si sconfiggono senza antimafia sociale. Si viene fatti fuori perché isolati da pezzi dello Stato
La manifestazione di Milano ha avuto una eco clamorosa, non solo per la diretta streaming, ripetuta anche da qualche sito che da sempre affianca il lavoro della Magistratura in alcuni punti “caldi” della nostra Penisola. Ma perché diverse rappresentanze dello Stato, nel Meridione, hanno avuto il senso civico, il coraggio, gli attributi, di dichiararsi, senza “se” e senza “ma”, dalla parte di Nicola Gratteri.
Il Magistrato calabrese, fortemente avversato dalla ‘Ndrangheta, ha ricevuto un forte sostegno da tutti gli intervenuti, che hanno puntato il dito contro gli infedeli che si annidano nelle strutture della Repubblica Italiana.
Tra loro l’ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che non ha impiegato mezzi termini. Questo un riassunto delle sue dichiarazioni, volte al sostegno al popolare e coraggioso magistrato, di fatto un suo ex collega:
“La criminalità organizzata, la borghesia mafiosa,non si sconfiggono senza il contributo dell’Antimafia sociale. Si viene fatti fuori con le armi o con i proiettili istituzionali perché isolati da pezzi di Stato. Aderisco alla manifestazione di Milano in sostegno del Procuratore Gratteri”.
Lo ha scritto in una netta nota Luigi de Magistris. Il quale ha aderito alla manifestazione contro la ‘ndrangheta che si è sviluppata nel territorio di Milano e della Lombardia, ed è stata organizzata per sostenere il Procuratore di Catanzaro, il Dottor Nicola Gratteri e tutti coloro che rischiano la vita a causa delle mafie e delle attività criminose, siano esse violente o espresse tramite la contaminazione del mondo economico e imprenditoriale.
L’iniziativa imbastita nella capitale economica del paese, come viene ritenuta la città di Sant’Ambrogio in tutta Italia, ha avuto un grande risalto non soltanto nelle diverse categorie rappresentate, tra coloro i quali hanno preso la parola, ma anche da più parti dell’agone della politica. Per dimostrare che la nazione non resta, pur in un periodo sociale e storico assai complesso, insensibile, nei confronti di chi si impegna nel contrasto alla criminalità.