Rocco Morabito estradato è la fine di un cerchio che durava da tempo e che ora vede davanti trent’anni di carcere per il boss della ‘ndrangheta. Stiamo parlando di uno dei più importanti trafficanti internazionali di droga al mondo, coinvolto in un giro di affari di milioni di euro. Morabito, arrestato in Brasile nel maggio 2021, è atterrato in mattinata all’aeroporto di Ciampino. Il boss Morabito venne arrestato esattamente il 25 maggio 2021 dalla polizia federale del Paese nel corso di un’operazione congiunta con i carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Reggio Calabria, supportati dal Servizio di Cooperazione Internazionale di polizia e dalle agenzie statunitensi Dea e Fbi. Ora dovrà scontare una pena di trent’anni di reclusione.

Rocco Morabito, sotto l’occhio degli investigatori da tempo, è stato l’epicentro di un grande dibattito giudiziario, oltre a essere stato il fulcro di una vicenda investigativa che dura da anni: il boss della ‘ndrangheta venne arrestato in Uruguay nel settembre del 2017 dal Ros dopo circa venticinque anni di latitanza, ma nella sua storia ancora mancava un’evasione. Si tratta della chiusura di un cerchio lungo che durava da tempo e che ora, forse, trova una sua chiusura.

Rocco Morabito estradato, da Montevideo ai giorni nostri

Avvenne il 24 giugno 2019, quando Morabito scappò da un penitenziario di Montevideo, facendo perdere le sue tracce. In quel momento era in attesa di estradizione verso l’Italia, è stato al centro di una complessa vicenda investigativa: arrestato in Uruguay nel settembre 2017 dal Ros dopo 23 anni di latitanza, il 24 giugno 2019 era riuscito ad evadere da un penitenziario di Montevideo, quando era in attesa di estradizione verso l’Italia. Da quel momento se ne erano perse le tracce, fino a maggio 2021 quando era stato nuovamente preso.