L’aspettativa di vita degli italiani è cresciuta di 4 anni raggiungendo gli 83,6 anni ed è tra le più alte al mondo. Inoltre, il tasso di mortalità neonatale si è dimezzato e lo stato di salute dei cittadini, stando ai dati ospedalieri, è migliorato.
I manager della Fiaso si sono confrontati con il ministro della Salute, Roberto Speranza, su bilanci e prospettive a Roma in un incontro al ministero sul tema “Da 30 anni al servizio dei cittadini: il direttore generale nelle aziende sanitarie pubbliche”.
Italiani tra i più longevi al mondo
Dai 79,9 anni del 2000 l’aspettativa è salita agli 83,6 del 2019 più alta di Germania, Francia, Regno Unito, Svezia e seconda in Europa solo alla Spagna con 83,9 anni.
Prendendo in considerazione gli indicatori associati alle performance del SSN, c’è un’aderenza diffusa alle soglie di esito previste, e dati in costante miglioramento nel decennio 2010-2019. In dieci anni, inoltre, si sono ridotti i ricoveri per asma e diabete del 60% e grazie all’assistenza e alle cure extraospedaliere sono diminuite del 30% le giornate di ricovero in vent’anni.
Serve più personale per le aziende ospedaliere
Nonostante il miglioramento dello stato di salute di salute della popolazione, il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore ha parlato dell’importanza dell’investimento per il personale:
Da dieci anni, a fronte di nuovi bisogni sanitari e con l’invecchiamento della popolazione non è cresciuto affatto l’investimento per il personale: mancano 40mila professionisti. Dobbiamo allineare la percentuale di risorse destinate alla sanità a quella della media europea; perché investire in sanità, oltre che tutelare la salute, significa anche garantire innovazione e sviluppo al Paese, per poter continuare a guardare con fiducia al futuro.
La figura del direttore generale
Un’altra questione sollevata durante l’incontro riguarda la professionalizzazione dei manager attuali, prendendo in considerazione il numero complessivo di anni di esercizio del mandato da Direttore generale, e il numero di regioni nelle quali si è svolto l’incarico. Secondo le ultime rilevazioni, quasi il 90% degli oltre 200 manager impegnati al momento in Aziende territoriali, ospedaliere, IRCCS e Policlinici ha svolto il proprio incarico in una sola regione e solo il 14% ha una esperienza decennale nel ruolo. Quanto all’età, il valore medio nazionale è di 58 anni e sette mesi, superiore (59 anni e sei mesi) per chi dirige una Azienda ospedaliera.