Il presidente del Mozambico Filipe Nyusi ha ricevuto questa mattina il suo omologo Sergio Mattarella, il primo capo di Stato italiano a visitare il Paese. La visita arriva in un momento in cui la compagnia petrolifera italiana Eni sta guidando l’inizio dello sfruttamento del gas naturale nel bacino di Rovuma, attraverso una piattaforma galleggiante di stanza a circa 40 chilometri da Cabo Delgado. I rapporti del Mozambico con le aziende italiane si estendono anche ad altri settori come l’edilizia e l’energia.
I temi trattati durante l’incontro
Il Presidente della Repubblica Mattarella ha ringraziato subito il presidente Nyusi:
Grazie per l’accoglienza calorosa e amichevole che sottolinea l’amicizia e i comuni interessi che legano i nostri Paesi da sempre. I nostri rapporti sono un esempio di quello che devono essere i rapporti tra Africa e Unione Europea.
L’incontro fra i due capi di Stato si è concentrato sulla questione energetica:
È importante la collaborazione che avviene sul piano energetico attraverso l’azione dell’Eni, il prossimo avvio di esportazione del gas naturale liquefatto è un traguardo importante che testimonia quanto sia preziosa la nostra collaborazione e spero si possa allargare ad altre aziende italiane.
Ha detto Mattarella.
Il presidente della Repubblica ha poi confermato l’impegno attivo dell’Italia e dell’Ue contro il terrorismo.
La firma dell’Accordo pluriennale di Cooperazione allo Sviluppo
Al termine del colloquio, è arrivata la firma dell’Accordo pluriennale di Cooperazione allo Sviluppo. Il “Piano Indicativo Pluriennale (PIP) Italia – Mozambico 2022-2026″ verte su cinque aree tematiche prioritarie, Sanità, Creazione di impiego, Agricoltura, Sviluppo urbano e Ambiente. Con un impegno finanziario indicativo di 85 milioni di Euro per i primi tre anni, di cui 35 milioni di Euro a dono e 50 milioni di Euro a credito d’aiuto, l’intesa mira ad armonizzare l’impegno italiano con il “Programma Quinquennale del governo del Mozambico (PQG 2020-2024)” e le Strategie di Sviluppo Nazionali e settoriali.
Il Piano permetterà inoltre di dare continuità alle azioni a sostegno dello sviluppo nelle regioni di storica presenza dell’Italia (la Provincia di Cabo Delgado al nord, le Province di Manica, Sofala e Tete al centro, e la Provincia e Città di Maputo al sud).