Arriva per Claudio Bisio l’esordio alla regia. Una bella notizia per gli amanti del cinema italiano che hanno iniziato ad apprezzarne il talento recitativo in capolavori di Salvatores come “Puerto Escondio” e “Mediterraneo”, che si aggiudicò il Premio Oscar come miglior film straniero. Ora è uscita la voce che il comico abbia deciso di passare (almeno temporaneamente) dall’altra parte della camera. Ne ha di certo i mezzi, considerata l’esperienza di set messa in cascina nella lunga carriera ma anche quella televisiva dove, in show come “Zelig”, tesseva un po’ le fila di tutto lo spettacolo e di tutto il cast. Di cosa parlerà la sua opera prima? Quando verrà realizzata?
Claudio Bisio esordio alla regia, le informazioni
A 65 anni per Claudio Bisio è esordio alla regia. Un esordio che, mentre state leggendo, già è avvenuto:
“Stanno per terminare le riprese di “L’ultima volta che siamo stati bambini“, primo film diretto dal popolare comico milanese che è basato sull’omonimo romanzo di Fabio Bartolomei edito da e/o, che Bisio ha adattato per lo schermo assieme allo sceneggiatore Fabio Bonifacci.”
A quest’importante opera prima di Bisio stanno partecipando nomi di spicco come:
- Paola Comencini, per la scenografia
- Italo Pietriccione, per la fotografia
- Beatrice Giannini, per i costumi
Le riprese del primo film di Bisio si sono svolte in Toscana e nel Lazio e hanno avuto una durata di 7 settimane. “L’ultima volta che siamo stati bambini” arriverà prossimamente nei cinema italiani distribuito da Medusa Film.
Claudio Bisio esordio alla regia: le dichiarazioni
Ecco con quali paroli Claudio Bisio ha raccontato la decisione di esordire dietro la macchina da presa:
“Quando ho letto il libro di Fabio Bartolomei “L’ultima volta che siamo stati bambini” ho riso e pianto. Insomma, me ne sono innamorato e ho pensato che quella storia andasse portata al cinema. Il mio entusiasmo ha contagiato prima Sandra Bonzi di Solea e Massimo di Rocco di Bartleby Film e infine Gianpaolo Letta di Medusa, il quale non solo ha deciso di sostenere il progetto, ma mi ha anche convinto a cimentarmi nella regia. Io? Dirigere un film ambientato durante il rastrellamento del ghetto del 1943 con protagonisti quattro bambini? Una follia? Sicuramente un’incredibile ed emozionante avventura alla quale mi sono avvicinato con umiltà e rispetto, e dalla quale esco arricchito umanamente e professionalmente”.
La sinossi ufficiale del libro di Bartolomei
“Cosimo, Italo e Vanda sono bambini di appena dieci anni con i sogni, la voglia di scoprire il mondo e la spensieratezza dell’infanzia intrappolate dalla Seconda guerra mondiale. Mentre l’intera nazione vacilla, i tre, di fronte alla scomparsa di un amico, non hanno dubbi: devono partire per una missione di soccorso. La loro fuga darà il via a una seconda, disperata missione di soccorso, quella di una suora e di un militare in convalescenza che subito si mettono sulle loro tracce. La speranza di raggiungere i piccoli fuggiaschi in poche ore si dimostra fin dall’inizio un imperdonabile errore di calcolo. Equipaggiati con l’incoscienza che è patrimonio di ogni bambino, un’amicizia che diventa più forte di giorno in giorno e una misteriosa mappa, Cosimo, Italo e Vanda portano avanti con caparbietà la loro missione, tra avventure spericolate e voglia di libertà pagata a caro prezzo.”
Chissà se dietro alla scelta di Claudio Bisio sull’esordio alla regia c’è un confronto con l’amata moglie Sandra Bonzi. Quel che conta è che potremmo aver guadagnato un nuovo regista di qualità.