Nella giornata di ieri sono scesi in pista – durante il primo giro del GP Gran Bretagna – diversi manifestanti a Silverstone. È successo tutto poco dopo il clamoroso incidente di Zhou su Alfa Romeo. Appena mostrata bandiera rossa, i piloti hanno notato alcune persone sul green laterale del circuito, bloccati prontamente dagli steward. Stefano Domenicali, CEO della F1, ha parlato in questa maniera rispetto a quanto accaduto subito l’inizio del Gran Premio:
Tutti hanno il diritto di esprimersi ma nessuno ha il diritto di mettere altre vite in pericolo. Il comportamento di questo piccolo gruppo di persone è stato completamente irresponsabile e pericoloso.
Manifestanti a Silverstone, le parole di Hamilton, Sainz e Vettel
Anche Lewis Hamilton ha commentato il tutto così:
Voglio chiarire, non sapevo per cosa manifestassero. L’ho appena scoperto e adoro che le persone stiano combattendo per il pianeta e abbiamo bisogno di più gente come loro. Come abbiamo visto, questo è uno sport molto pericoloso. Non ero a conoscenza delle proteste e, benché io sia sempre con coloro che difendono ciò in cui credono, tutto deve essere fatto in sicurezza. Per favore, non entrate in pista per protestare, non vogliamo mettervi in pericolo.
Stesso discorso per Carlos Sainz, vincitore peraltro della gara:
Non credo che saltare in una pista di F1 sia il modo migliore per manifestare. Si mettono a rischio molte vite. Appoggio la causa, ma loro devono stare più attenti perché potrebbero causare un incidente.
Infine, è intervenuto sulla questione Sebastian Vettel che ha mostrato ancora una volta tutto il suo carisma:
Penso che queste persone non agiscano per frustrazione, ma sono disperate e sono molto solidale con le loro paure e ansie. Certo, capisco e comprendo anche l’altro lato della cosa. Perché in pista poi vedi i commissari che cercano di impedire questo genere di cose. E chi manifesta mette a rischio molte persone: piloti, commissari. Quindi, ci sono due lati, ma penso che il messaggio fosse molto chiaro e, come ho detto, simpatizzo completamente con le loro paure e ansie.
Nel frattempo, il circus si sposta in Austria, dove il prossimo weekend si scenderà nuovamente in pista.