Milano – Il Consiglio di Amministrazione di Delfin S.à r.l. ha preso atto dell’entrata in carica di Francesco Milleri quale nuovo Amministratore della Società, in sostituzione del Cav. Leonardo Del Vecchio, in attuazione delle disposizioni statutarie. Romolo Bardin mantiene le deleghe operative della Società, nel suo ruolo di Amministratore Delegato.
Chi è Leonardo Milleri
Francesco Milleri, 63 anni, ha cominciato la sua carriera come consulente aziendale per multinazionali e grandi gruppi italiani. Nel 1996 ha fondato insieme ad altri due soci Abstract, società di consulenza strategica. Tra le sue partnership quella con il San Raffaele di Milano. Proprio attraverso una collaborazione arriva la conoscenza con Del Vecchio. Milleri ha lavorato alla migrazione su tecnologia Sap delle attività di Luxottica. Nel 2016 Del Vecchio lo ha nominato amministratore e nel 2018 gli ha affidato la conduzione dell’azienda. Incarico poi confermato nel 2021.
Francesco Milleri è stato molto di più dell’amministratore delegato della sua EssilorLuxottica che ha contribuito a far crescere fino a 21 miliardi di ricavi e a raggiungere una capitalizzazione di oltre 65 miliardi.
La ripartizione dell’impero di Del Vecchio
Le quote della cassaforte lussemburghese (di 27 miliardi di euro) di Del Vecchio sono ripartite in parti uguali tra moglie e figli. Nicoletta Zampillo avrebbe dovuto ricevere una quota doppia ma alla fine dovrà accontentarsi anche lei del 12,5%.
In più c’è un ottavo erede: si tratta di Rocco Basilico, 32 anni, primo figlio della moglie dell’imprenditore scomparso avuto dal primo matrimonio con il finanziere Paolo Basilico. Attualmente oltre a lui la vedova Nicoletta Zampillo e i figli Claudio, Paola, Luca, Marisa, Leonardo Maria e Clemente sono tutti azionisti di Delfin. Quest’ultima a sua volta controlla il 32% di EssilorLuxottica, il 26% del polo immobiliare Covivio, il 19,2% di Mediobanca e il 9.82% di Generali, oltre a una piccola quota di Unicredit (1,9%).
Per garantire che tutti e tre i rami della famiglia siano coinvolti nel processo decisionale sugli asset di Delfin, lo statuto della holding prevede che sia necessaria una maggioranza dell’88,5% per approvare le delibere.