Dati covid
Nino Cartabelotta, presidente della Fondazione Gimbe, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Fino a qui tutto bene” condotta dal direttore Gianluca Fabi e Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.
“Si conferma una fase di circolazione molto elevata del virus che non accenna ad alcuna flessione. Siamo a 1 milione di positivi che saranno sicuramente molti di più. Questa ondata ha già superato in altezza quel rialzo primaverile che abbiamo avuto intorno alla metà di marzo. Allora era dovuto alla Ba2 che era solo un po’ meno contagiosa rispetto alla Ba5, è evidente che i due fattori determinanti sono le coperture vaccinali e il fatto che i dispositivi di protezione a quel tempo erano utilizzati ovunque al chiuso. In terapia intensiva non abbiamo grossi problemi perché sono aumentati un centinaio di posti, invece i problemi ci sono in area medica soprattutto in alcune Regioni. L’indice Rt continua a salire quindi è verosimile che per almeno altre due settimane vedremo un aumento dei casi. I numeri cominciano ad essere abbastanza insoliti rispetto a questa stagione”.
Dati sui ricoveri
“La Fiaso ha dimostrato che solo nel 10% dei casi viene riscontrata occasionalmente la positività ai tamponi. Poi c’è tutta una serie di pazienti anziani e con altre patologie che prendendo il virus si aggravano e se non l’avessero preso sarebbero a casa loro tranquillamente. Bisogna interpretare i numeri con estrema cautela”.
Mascherine
“Nella percezione pubblica la gravità delle nuove varianti è sicuramente che siano meno pericolose. Però quando una variante è estremamente contagiosa come questa, numeri che arrivano a 1 milione di persone è evidente che cresce il numero di ospedalizzazioni. Noi abbiamo abolito una serie di obblighi nel momento in cui la curva stava risalendo. Ora rischiamo di pagare cara questa scelta”.