Nella giornata di ieri, una sparatoria in un centro commerciale di Copenaghen ha provocato la morte di tre persone. Diversi altri sono feriti, con tre ricoverati in ospedale in condizioni critiche. Ricordiamo che la violenza armata è relativamente rara in Danimarca. L’ultima grande sparatoria di Copenaghen risale al 2015, quando un uomo armato ha attaccato un forum sulla libertà di parola con il controverso fumettista Lars Vilks, uccidendo un uomo e ferendone altri tre.
L’attacco al centro commerciale
La sparatoria si è svolta domenica in diverse aree all’interno di Field’s, un centro commerciale della capitale danese. I filmati dei social media hanno mostrato persone che correvano per il centro commerciale e agenti delle forze dell’ordine armati sulla scena. In una conferenza stampa di questa mattina, il capo della polizia di Copenaghen Soren Thomassen ha affermato che le vittime includono “un uomo sulla quarantina e due giovani”. Un giovane danese è stato arrestato ed è attualmente l’unico sospettato.
Soren Thomassen ha dichiarato:
Siamo convinti che il 22enne sospettato arrestato fosse il tiratore, portava un fucile e munizioni.
La polizia ha arrestato il sospettato tredici minuti dopo aver ricevuto la prima chiamata di emergenza sulla sparatoria.
Le testimonianze
Il testimone oculare Joachim Olsen, un ex politico e atleta danese, ha detto che stava andando in una palestra all’interno di Field’s quando ha visto grandi gruppi di persone uscire dal centro commerciale.
Sembrava qualcosa, mi dispiace dirlo, come qualcosa che vedresti in una sparatoria in una scuola negli Stati Uniti, le persone che escono con le mani sopra la testa. Ci sono persone che corrono, cercano amici e chiamano amici e familiari che erano dentro. Gli anziani con le braccia intorno al collo delle persone che li portano fuori, i loro piedi trascinati sul pavimento.
Un portavoce del Rigshospitalet, il più grande ospedale della Danimarca, ha riferito che la struttura medica ha accolto diverse vittime e ha chiamato personale aggiuntivo per far fronte all’emergenza. È stata inoltre aperta una linea telefonica per le vittime e la polizia ha affermato di aver istituito un luogo dove i testimoni oculari possono ottenere supporto e riferire le loro esperienze alle forze dell’ordine.
Le dichiarazioni delle primo ministro
In una dichiarazione di ieri sera, il primo ministro danese Mette Frederiksen ha espresso solidarietà ai feriti, ai loro parenti e alle persone in lutto, nonché a “tutti i danesi che erano vicini a questi eventi spaventosi”.
Siamo stati tutti brutalmente strappati dalla luminosa estate che era appena iniziata. È incomprensibile. Straziante. Insensato. La nostra capitale bella e solitamente così sicura è stata cambiata in una frazione di secondo
ha detto Frederiksen.
I sospetti su Noah Esbensen
Come anticipato, per ora il principale indiziato per la strage è un 22enne di nome Noah Esbensen. Il ragazzo sarebbe membro di un partito politico estremista con posizioni xenofobe e contro l’Islam dal nome Stram Kurs. Dando un’occhiata al profilo del sospettato si capisce chiaramente l’instabilità emotiva: su diversi video caricati su un canale YouTube poche ore prima del delitto, lo si vedeva puntarsi armi alla tempi al grido de “I don’t care” ossia “non mi interessa”.
Sempre nello stesso contenuto, si faceva chiaramente riferimento alla quetiapina, un farmaco utilizzato per schizofrenia, disturbo bipolare e altre patologie psichiatriche.