Un ragazzo afroamericano è stato ucciso negli Usa. Non si fermano le morti di giovani afroamericani negli Stati Uniti. Dopo le violente proteste che per mesi hanno segnato l’America, la situazione sembra non cambiare. E a farne le spese, ancora una volta, è stato un giovane afroamericano.

In Ohio (Usa) ucciso un ragazzo di 25 anni

Le autorità dello Stato americano dell’Ohio hanno invitato alla calma dopo che è stato diffuso un video nel quale si vede la polizia uccidere a colpi d’arma da fuoco un afro-americano. Secondo le forze dell’ordine di Akron, la quinta città più popolosa dello Stato, il 25enne Jayland Walker è stato ferito a morte lunedì dopo che gli agenti avevano tentato di fermare la sua auto per un’infrazione stradale. Il giovane si è dato alla fuga, prima in auto e poi a piedi; raggiunto in un parcheggio, avrebbe adottato un comportamento percepito dalla polizia come “una minaccia mortale” e gli agenti presenti hanno quindi aperto il fuoco, uccidendolo.

Il corpo martoriato

Il medico legale che ha analizzato il cadavere del ragazzo, ha registrato oltre 60 ferite sul corpo di Jayland Walker. Le autorità hanno diffuso una sintesi delle immagini riprese e registrate dalle bodycam, le telecamere indossate dai poliziotti, insieme a frammenti delle comunicazioni intercorse durante tutta la vicenda e delle voci, insieme al filmato completo della telecamera. 

Otto poliziotti sospesi

Gli otto poliziotti coinvolti nella morte del giovane Jayland Walker sono stati sospesi dal servizio attivo, in attesa della fine dell’indagine. Al contempo, le locali autorità hanno innalzato il livello di allerta per timore di disordini da parte della cittadinanza, alle prese con l’ennesimo giovane deceduto e con un movimento furente come quello del Black Lives Matter. Il sindaco di Akron, Dan Horrigan si è detto “affranto” per quanto accaduto e ha espresso sostegno “al diritto di riunirsi pacificamente”. “Ma spero – prosegue il primo cittadino di Akron – che la comunità possa concordare sul fatto che violenza e distruzione non sono la risposta”.