“I militari ucraini hanno lasciano Lysychansk. Sono stati lì fino alle 16.00. A quell’ora abbiamo avuto la notizia che la città di Lysychansk è caduta. Lo Stato Maggiore Generale ha dato la notizia verso le otto di sera”. Così Iryna Guley, giornalista corrispondente dall’Ucraina per Cusano Italia Tv.
Ucraina, Lysychansk e Severodonetsk in mano ai russi
L’Ucraina ha tentato di resistere fino all’ultimo, poi il suo esercito ha annunciato la ritirata dalla città di Lysychansk, appena una settimana dopo la caduta della gemella Severodonetsk sull’altra sponda del fiume Seversky Donets.
Il presidente Zeelensky – continua Guley aveva detto che c’era un alto rischio che i russi prendessero tutto il Luhansk. Lysychansk era l’ultimo punto rimasto. Con la presa di Lysychansk i russi hanno preso tutta la regione di Luhansk.
Prima di prendere Lysychansk i russi hanno preso Severodonetsk. Le immagini che arrivano oggi da lì mostrano una città che è un deserto. Se possiamo chiamarla ‘città’. Tutto è bombardato. Non è rimasto quasi niente dopo i bombardamenti delle forze russe. Ci sono macchine ferme, non ci sono strade. Pochi edifici rimasti sono intatti. Non è una città. È quello che è rimasto al posto di Severodonetsk.
Mentre il Luhansk cade interamente nelle mani russe, si intensifica l’offensiva di Mosca a Sloviansk sull’altro fronte del Donbass dove oggi le truppe di Putin hanno colpito un mercato frequentato da civili.
I russi continuano a bombardare quello che non riescono a prendere – spiega Guley. Se la regione di Luhansk adesso è completamente sotto il controllo dei russi, la regione di Donetsk resta per metà sotto il controllo dei militari ucraini. Per questo i russi continuano a bombardare la città di Sloviansk come è successo oggi. Un bombardamento massiccio. Oggi il capo della regione ha detto che sono state uccise sei persone e ci sono feriti. Ci sono stati più di quindici incendi. Questo bombardamento è stato il più intenso degli ultimi due mesi.
Kiev, Turchia ha fermato nave cargo russa con grano rubato
L’autorità doganale turca ha fermato una nave in rotta dal porto ucraino di Berdyansk a Karasu che trasportava il nostro grano, cioè il grano rubato – conclude Guley. Domani decideranno cosa farne perché dicono che bisogna prima capire ed essere sicuri che il grano sia ucraino. Vedremo se lo faranno tornare in Ucraina o se lo faranno passare.
Rivedi l’intervento di Iryna Guley in collegamento da Borodyanka duarante l’edizione delle 19.30 del Tg di Cusano Italia TV condotto da Aurora Vena