Non si placano le critiche e i colpi al veleno tra Stefanos Tsitsipas e Nick Kyrgios dopo la sfida di ieri a Wimbledon vinta da quest’ultimo. Il motivo del litigio tra i due è legato naturalmente all’atteggiamento dell’australiano che ormai, come consuetudine, durante i colpi dell’avversario continua a parlare in maniera provocatoria.
Tsitsipas si è detto quasi esasperato da Kyrgios semplicemente perché a sua detto Nick sarebbe l’unico a tenere un comportamento del genere durante tutti i suoi match. Alla domanda diretta sul suo rivale di ieri, Stefanos ha detto:
Mi piacerebbe che fossimo tutti d’accordo e fissassimo una regola, non so, qualcosa sul parlare. Perché devi parlare mentre giochi? Durante ogni singolo punto oggi, sentivo che succedeva qualcosa dall’altra parte della rete. Cerco di non farmi distrarre perché potrebbe essere volontario. È il suo modo di manipolare l’avversario. Nessun altro lo fa. Dobbiamo far sì che questo comportamento non sia più tollerato.
Sotto esame è poi finita anche una particolare reazione di Kyrgios dopo un errore del greco: dopo un rovescio andato male, Nick ha gridato all’avversario “bel colpo” dimostrandosi davvero antisportivo. Su questo episodio Tsitsipas ha commentato:
Sì, è bullismo costante, ecco cos’è. Lui bullizza gli avversari, probabilmente era un bullo a scuola. Non mi piaccio i bulli. Ha un lato malvagio in sé che, se viene fuori, può davvero fare del male alle persone che gli stanno attorno. Se qualcuno non mi rispetta, è normale che io faccia qualcosa. Sulla stretta di mano, bel match, sicuro, devo congratularmi con l’avversario, non è mai successo che non l’abbia fatto. Ma se ci fosse una stretta di mano per l’atteggiamento, la eviterei.
Wimbledon, la risposta di Kyrgios a Tsitsipas
Naturalmente, un carattere forte e provocatorio come quello di Kyrgios non poteva restare in silenzio dopo le accuse del suo rivale. L’australiano ha infatti subito risposto al tennista greco dichiarando:
Non so cosa dire. Non sono sicuro di come lo abbia bullizzato. Era lui quello che mi tirava addosso, lui quello che ha colpito uno spettatore, quello che ha tirato una pallata fuori dallo stadio. Io non ho fatto nulla, a parte andare avanti e indietro dall’arbitro per un po’. Non sono stato irrispettoso verso Stefanos, non credo, tu che dici?
Infine, un commento nel tentativo di “giustificare” le accuse subite dal rivale:
Beh, anch’io sarei agitato se avessi perso da qualcuno in due settimane di fila. Forse dovrebbe capire come battermi un paio di volte prima e poi pensare all’altra cosa.