L’ennesima ondata di maltempo e di inondazioni ha flagellato Sydney e gran parte dell’Australia. Si tratta dell’ennesimo fenomeno temporalesco che falcidia il fronte australiano, ma questa volta il bilancio sembra essere catastrofico per evacuazioni di civili. Nel cuore di Sydney in migliaia hanno ricevuto l’ordine di evacuare le case in seguito a una pioggia torrenziale che si è abbattuta sulla più grande città dell’Australia. Molte strade sono state interrotte per le inondazioni. “E’ una situazione di emergenza pericolosa per la vita”, ha detto Stephanie Cooke, ministro dei Servizi di emergenza per lo stato del New South Wales.

Di recente l’Australia ha subito una delle inondazioni peggiori degli ultimi tempi, con il drastico peggioramento delle temperature e l’innalzamento delle soglie d’allerta per cittadini e turisti. In particolare, nell’ultimo periodo, si è parlato della “peggiore alluvione degli ultimi dieci anni”. Sono le parole utilizzate dalle autorità australiane qualche mese fa, quando il letto del fiume Hawkesbury aveva lasciato spazio alla forza della pioggia. Parliamo del fiume che scorre a nord di Sydney, una delle aree principalmente interessate dall’attuale alluvione. In passato vennero evacuate 200mila persone, mentre in 300mila circa hanno dovuto abbandonare le proprie case. La situazione, purtroppo, sembra ripresentarsi in modo analogo anche questa volta.

Allarme inondazioni a Sydney e la fuga dalle altre città

Molte persone, che vivono nell’area di Brisbane, la terza città più popolosa dell’Australia, hanno abbandonato e accatastato davanti alle case una grande quantità di mobili e oggetti distrutti dal fango. Le autorità hanno emesso un’allerta meteo anche per i forti venti per una striscia di 400 chilometri compresi i sobborghi di Sydney, la città più grande del Paese. A causa di questa crisi climatica, tantissime le persone rimaste senza corrente elettrica e le case spazzate vie dalle inondazioni.