Continua senza sosta la guerra in Ucraina, nella notte si sono sentite esplosioni nella zona sud-orientale a Melitopol e nell’adiacente aeroporto controllato dalle forze russe. I civili non hanno potuto raggiungere i centri anti-bomardamento, chiusi dalle forze armate di Mosca, e ora stanno tentando di lasciare la città.
Zelensky su Telegram: “Bisogna ricostruire le città ucraine”
Zelensky si è espresso in un video su Telegram in vista della conferenza di Lugano, parlando degli effetti distruttivi che la guerra sta avendo su tutta l’Ucraina.
“Dopo il 24 febbraio, il territorio di dieci regioni dell’Ucraina è stato interessato dalle ostilità. Durante questo periodo, 1.027 città e paesi sono stati liberati e altri 2.610 sono ancora sotto l’occupazione russa. La maggior parte di questi centri ha bisogno di essere ricostruita”.
“Decine di città in altre regioni dell’Ucraina sono state colpite da razzi. Centinaia di imprese sono state distrutte e tra queste ci sono anche industrie complesse e molto pericolose, di chimica e metallurgia. Abbiamo già iniziato da soli a ripristinare la vita normale nelle comunità liberate, ma è possibile realizzare un progetto così ampio su tutto il territorio nazionale solo attraendo opportunità internazionali”. “Domani e durante la prossima settimana ci saranno negoziati e incontri importanti per l’Ucraina”, aggiunge, assicurando che “non ridurremo l’attività diplomatica per un solo giorno. Ci aspettiamo anche nuove decisioni dai partner in merito all’assistenza alla difesa al nostro Stato”.
“Gli attacchi aerei sono proseguiti e combattimenti feroci continuano lungo l’intera linea del fronte nel Donbass: l’epicentro è nelle città della regione di Luhansk. Alla sera erano già sei, per un totale di 12 missili, contro le regioni di Mykolaiv e Donetsk”.
Oleksiy Arestovych: “A breve si deciderà il controllo di Lysychansk”
Così il consigliere di Zelensky Oleksiy Arestovych, secondo cui per la prima volta i russi sono riusciti ad attraversare da nord il fiume che separa Lysychansk da Sievierodonetsk creando una vera e propria minaccia. Il comandante del battaglione Svoboda, Volodymyr Nazarenko, ha dichiarato che che l’esercito di Mosca aveva preso di mira un edificio dopo l’altro con i carri armati, livellando di fatto la città.
“Usano queste tattiche in cui vengono usate raffiche di munizioni per distruggere la città e trasformarla in un deserto bruciato. Hanno cancellato qualsiasi potenziale posizione difensiva a colpi di artiglieria e hanno bruciato le foreste per prevenire la guerra di trincea”
Questa tattica ha portato a un ritiro, non confermato, delle truppe ucraine da Lysychansk, che hanno lasciato di fatto la città in mano ai russi. La conferma ufficiosa arriva dal Ministro degli Interni ucraino che detto che l’esercito russo “ha un’alta probabilità di catturare Lysychansk, ma che avranno difficoltà ad avanzare nella regione di Donetsk oltre Slovyansk e Kramatorsk”.
Nel frattempo nel Mar Nero tre navi russe con a bordo 24 missili sono pronte ad attaccare l’Ucraina, come comunicato su Facebook dal comando operativo meridionale di Kiev. “Sono avvenuti cambiamenti quantitativi e qualitativi nella formazione navale della flotta russa: sono adesso in attività tre portamissili dotati di 24 missili da crociera e due grandinavi anfibie”.
Gli Stati Uniti stanno lavorando a un sfotware anti-censura per i russi
Nel frattempo l’Open Technology Fund, sostenuto dal governo USA, sta elargendo fondi a delle aziende private che danno reti private virtuali, VPN, ai russi, che possono così usufruire di siti che sono invece bloccati all’interno del territorio. Dall’inizio della guerra infatti ci sono molte restrizioni per l’informazione e ancor di più censura a Mosca, con giornalisti indipendenti minacciati dopo aver criticato l’invasione russa di Kiev.