L’Isola di Gotland si trova nel mar Baltico, di fronte alla Lettonia e più a sud della capitale della Svezia, Stoccolma. Da meta turistica è diventata il luogo da cui potrebbe partire un conflitto tra i paesi membri dell’Alleanza Atlantica e la Russia di Vladimir Putin. Rischio di guerra mondiale insomma.
Isola da meta turistica al rischio di guerra mondiale
Oltre a essere l’isola più grande della Svezia, Gotland è in una posizione particolarmente strategica: al centro del Mar baltico, circondata da paesi membri della Nato, su quale si affaccia però San Pietroburgo ed è a sole 130 miglia di navigazione dall’exclave russa di Kaliningrad. La crescente minaccia di Mosca e l’ingresso della Svezia nell’Alleanza Atlantica stanno infatti trasformando questa attrazione turistica in una “inaffondabile portaerei”.
Il Financial Times ha pubblicato un reportage, sotto un titolo che lascia poco spazio a dubbi: “La vita sull’idilliaca isola svedese dove potrebbe iniziare la terza guerra mondiale“.
Se il presidente russo Vladimir Putin decidesse di invadere i Paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania) è probabile che inizi proprio sbarcando a Gotland, la piccola isola che conta una popolazione di appena 58 mila abitanti. Questo quanto spiegano esperti militari all’inviato Richard Milne.
Da un certo punto di vista, Gotland è assimilabile all’Isola dei Serpenti, in Ucraina, non a caso uno degli obiettivi di Putin nei primi giorni dell’invasione.
Che cos’è Gotland: perché un conflitto tra Nato e Putin potrebbe iniziare da qui
L’isola di Gotland (poco più piccola di Maiorca), è rinomata per essere una meta turistica, grazie, ad esempio, alle sue mura medievali, alle antiche rovine di una chiesa e alla cittadina di Visby. Tuttavia da un punto di vista militare, in virtù della sua posizione, potrebbe essere paragonata a una specie di portaerei “naturale”.
È stata fortemente militarizzata per tutto il XX secolo, poi a inizio anni duemila la Svezia ha smantellato tutto. Solo due anni fa ha ricominciato a inviare soldati. Adesso vedere i militari per le strade a Gotland è diventato normale.
Nei giorni scorsi la premier svedese, Magdalena Andersson, in conferenza stampa con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, aveva annunciato un rafforzamento delle difese dell’isola di Gotland. Spiegando che le forze armate di Stoccolma hanno “ripristinato unità” che erano state smantellate e rafforzato il contrasto alle minacce informatiche.
Inoltre, proprio in queste settimane, sull’isola si è tenuta un’esercitazione Nato denominata Baltops 22, a cui hanno preso parte i paesi membri dell’Alleanza e i due candidati Svezia e Finlandia e che nel complesso hanno impegnato quattromila militari, sessanta aerei e quaranta navi da combattimento.