Niente da fare per Lorenzo Sonego, ai sedicesimi di Wimbledon 2022 Nadal ha fatto a fette il nostro italiano in soli tre set. La spagnolo ha chiuso la contesa per 6-1, 6-2, 6-4. Durante l’ultimo set, però, è scoppiata la polemica tra i due giocatori. La leggenda, infatti, durante gli ultimi game ha richiamato l’attenzione dell’arbitro per poter parlare direttamente con Sonego, chiedendogli di urlare di meno durante i colpi. Un atteggiamento che non è particolarmente piaciuto all’italiano che – peraltro – ha protestato con il giudice di sedia per quanto successo, perdendo poi l’incontro.

A fine partita, Nadal ha chiesto scusa a Sonego per aver influenzato in qualche maniera il match:

No, non è vero che la situazione è diventata incandescente. Ho cercato di dire a Lorenzo nel modo più gentile possibile se poteva fare meno rumore. Ora mi sento in colpa, perché forse l’ho disturbato.Non era questa la mia intenzione. Non l’ho fatto apposta, davvero. Ora cercherò di spiegarmi con lui anche negli spogliatoi, mi sento malissimo per quello che ho fatto.

Non è tardata la replica di Lorenzo che ha commentato in questa maniera:

Non esiste che un giocatore chiami a rete un altro, si fa in terza categoria non a Wimbledon. Chiami l’arbitro, non chiami un giocatore a rete. In quel momento mi ha condizionato. Mi ha detto che era condizionato dal mio verso. A fine partita si è scusato, è stato educatissimo. Io gli ho detto che però in quel momento mi aveva condizionato.

Wimbledon 2022, Nadal agli ottavi, ma passa anche Nick Kyrgios

Nell’altro match importante di giornata, Kyrgios ha regolato in poco più di tre ore, Stefanos Tsitsipas. Un incontro davvero da incorniciare tra i due, conclusosi con la vittoria dell’australiano con il punteggio di 6-7, 6-4, 6-3, 7-6. Anche in questo caso, non sono mancati i momenti di tensione, con il greco che ha cercato volontariamente di colpire l’avversario in maniera violenta una volta a rete e beccando un tifoso con una palla vagante. Kyrgios, però, stranamente non si è scomposto di fronte l’atteggiamento di Tsitsipas, vincendo il tie break dopo aver concesso il set point all’avversario.