Prosegue la triste e drammatica scia di femminicidio in Italia: l’ultimo caso conduce in Calabria, a Mandatoriccio (Cosenza) dopo il marito di 73 anni, Luigi Carlino, ha ucciso la compagna Domenica Caligiuri, 71 anni. L’episodio risalirebbe almeno alla giornata di giovedì, con i carabinieri che avrebbero scoperto casualmente l’accaduto.

Cosenza, un femminicidio tenuto nascosto per almeno due giorni

Un nuovo caso di femminicidio scuote la cronaca italiana, ultimo in ordine temporale a Mandatoriccio (Cosenza) dove un 73enne ha ucciso la compagna, Domenica Caligiuri, di 71 anni. Luigi Carlino, il nome dell’assassino, all’inizio si è comportato come se nulla fosse, lasciando il corpo della moglie defunta steso sul letto. Ma quando la figlia della coppia non ha avuto notizie della madre si è insospettita e ha chiesto un sopralluogo alle forze dell’ordine, che hanno poi scoperto la macabra verità.

L’omicidio risalirebbe ad almeno 48 ore fa, una volta ricostruita la dinamica è partita la caccia all’uomo che è stato rintracciato sul litorale ionico, a diversi chilometri di distanza dalla villetta in cui si è consumata la tragedia. Portato immediatamente in caserma a Rossano, Luigi Carlino si è sottoposto all’interrogatorio alla presenza del procuratore di Castrovillari, confessando il folle gesto. Alla base ci sarebbero i litigi costanti che in precedenza erano sfociati con evidenti segni di maltrattamenti.

Domenica Caligiuri, detta “Mimma”, era una donna in pensione con un passato da insegnante e una vita quotidiana attiva anche in politica. Da qualche tempo però era soggetta alla violenze del marito, che i vicini descrivono come un uomo spesso sotto l’effetto di alcool ed estremamente suscettibile. Secondo le cronache locali, inoltre, un testimone avrebbe visto l’uomo chiedere un passaggio sulla statale Ionica con i vestiti completamente imbrattati di sangue. Si attende l’autopsia per ulteriori accertamenti.

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Si aggiorna dunque il bollettino dei femminicidi nel 2022, con il secondo semestre dell’anno che ricalca purtroppo l’andamento della prima metà. 50 le vittime accertate dal Viminale nell’ultimo report al 21 giugno, un dato che sarebbe in linea con quanto registrato nel 2021 (quando furono 103) e che testimonierebbe un trend crescente del fenomeno in costante tripla cifra.