Delicato e attuale più che mai il tema dell’eutanasia legale ha ormai creato un coro di voci unanime dei diretti interessati. L’ultimo appello arriva da Stefano Gheller, 49enne di Bassano del Grappa (Vicenza), il quale continua a chiedere l’attenzione delle istituzioni.

Vicenza, Stefano Gheller ascoltato dal vescovo ma non dalla politica

Con grande spirito combattivo il 49enne di Vicenza Stefano Gheller non si arrende e continua a lottare per ottenere ascolto sul tema dell’eutanasia legale. La sua situazione, come raccontato da lui stesso, è meno grave di altre persone che ne hanno fatto richiesta, tuttavia l’uomo desidera sapere di poter scegliere il momento giusto in cui dire basta.

Stefano Gheller è affetto da una forma acuta di distrofia muscolare sin da quando è nato ed è costretto su una sedia a rotelle da quando aveva 15 anni. L’ultima lettera inviata ha come destinatario la Usl 7 Pedemontana, in cui richiede l’attivazione della procedura relativa al suicidio medicalmente assistito:

“Io non desidero morire in questo istante, ma voglio avere il diritto di farlo appena sentirò che è arrivato il momento. Vivo su una sedia a rotelle dall’età di 15 anni, sono perennemente attaccato a un respiratore e so che potrei morire soffocato in qualsiasi momento. Avevo pensato di andare in Svizzera, dove l’eutanasia è già regolamentata, ma poi ho deciso di combattere la battaglia qui, in Italia, per garantire ad altre persone il diritto al suicidio assistito”.

Una risposta alle sue parole è arrivata, è quella del vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol:

“Mi ha chiesto se ero convinto della mia scelta ed io gli ho detto di sì. Mi ha anche detto che verrà a trovarmi, ho già avuto il piacere di conoscerlo e lo ritengo una persona intelligente e molto umana, senza pregiudizi sul tema e con grande senso di ascolto. Tra l’altro si è offerto di pagarmi le vacanze estive a Bibione”.

Precedentemente, lo scorso 29 aprile, Gheller aveva scritto una lettera ai politici legati alla proposta di legge sul fine vita raccontando la sua storia. Si tratta di Alessandra Maiorino (Movimento 5 Stelle), Caterina Biti (Partito Democratico), Maria Rizzotti (Forza Italia), Simone Pillon (Lega):

“Nessuno di loro si è mai degnato di rispondere alla mia mail. Probabilmente sono persone egoiste a cui non interessa delle altre persone, sarebbe bastato un minimo di cortesia anche dicendo ‘non mi interessa’”