La tecnologia continua a influenzare anche il mondo del calcio e – dopo l’introduzione della Goal-line technology prima e del Var dopo – arriva anche il fuorigioco semiautomatico. Questo nuovo strumento tecnologico verrà introdotto ai Mondiali in Qatar dopo una fase di sperimentazione: è arrivata oggi l’ufficialità della FIFA, che si è detta soddisfatta e felice di un ulteriore progresso della tecnologia nel calcio. In questo modo infatti si favorisce la precisione e la celerità nelle decisioni arbitrali legate al fuorigioco. Il sistema della “limb-tracking technology era già stato annunciato e sperimento nei mesi scorsi, da Pierluigi Collina – presidente del Comitato Arbitrale FIFA – e da Arsene Wenger. La fase di sperimentazione ha riguardato due competizioni nello specifico: l’Arab Cup e il Mondiale per Club 2021, entrambe con successo. La ricostruzione grafica al PC aveva già infatti dato potenziali buoni segnali durante la prima fase, mentre adesso – dopo alcune fasi di ulteriori sperimentazioni – il nuovo strumento introdotto dalla FIFA ha raggiunto un livello di accuratezza e precisione tale da poter esser utilizzato nel Mondiale in Qatar a fine 2022 per la prima volta nella storia.
Come funziona il fuorigioco semiautomatico
A spiegare tutto, ci ha pensato la FIFA attraverso un comunicato ufficiale, spiegando in maniera dettagliata come funzionerà il fuorigioco semiautomatico: “La nuova tecnologia utilizza 12 telecamere tracciate montate sotto il tetto dello stadio per seguire la palla, e fino a 29 punti dati di ogni singolo giocatore, 50 volte al secondo, calcolando la loro esatta posizione sul campo. I 29 punti dati collezionati includono tutti gli arti e le estremità che sono rilevanti per marcare il fuorigioco“. Non solo le telecamere, però. Ad avere una notevole importanza sarà anche Al Rihla, il pallone del torneo: “Al Rihla, il pallone ufficiale adidas per Qatar 2022, offrirà un ulteriore elemento vitale per il rilevamento del fuorigioco poiché un sensore di misura inerziale (IMU) sarà piazzato all’interno della palla. Questo sensore, posizionato al centro della palla, manda dati del pallone alla stanza di operazione video 500 volte al secondo, permettendo un rilevamento molto preciso del punto di contatto con il piede di chi calcia“. Combinando i dati di tracciamento degli arti e della palla e grazie all’intelligenza artificiale, la nuova tecnologia segnalerà il fuorigioco agli ufficiali di gara VAR ogni volta che un giocatore riceverà palla in fuorigioco.
Prima di comunicare tutto all’arbitro, gli ufficiali VAR controlleranno manualmente il punto di contatto selezionato automaticamente e la conseguente linea del fuorigioco, basata sugli arti dei giocatori. Questo avverrà in pochissimi secondi e servirà dunque per far sì che le decisioni sul fuorigioco vengano prese più rapidamente rispetto ad oggi. L’ultima decisione spetterà comunque all’arbitro in campo e inoltre verrà creata anche un’animazione in 3D dell’azione, che verrà anche proiettata sugli schermi giganti dello stadio e sarà anche messa a disposizione dei broadcaster partner della FIFA per informare tutti gli spettatori nel modo più chiaro possibile.
Le parole di Collina e Infantino
Il primo a commentare la novità è stato il presidente della FIFA, Gianni Infantino, mostratosi soddisfatto della scelta: “Al Mondiale del 2018, la FIFA ha fatto il passo coraggioso di utilizzare la tecnologia VAR sul palcoscenico più grande del mondo e si è rivelata un successo indiscutibile. La tecnologia semi-automatica del fuorigioco è un’evoluzione dei sistemi VAR che sono stati implementati in tutto il mondo. Questa tecnologia è il culmine di tre anni di ricerca e test dedicati per fornire il meglio alle squadre, ai giocatori e ai tifosi che si recheranno in Qatar entro la fine dell’anno, e la FIFA è orgogliosa di questo lavoro“.
Non solo Infantino. Anche Pierluigi Collina, presidente del Comitato Arbitrale FIFA, ha dichiarato: “Il VAR ha già avuto un impatto positivo nel mondo del calcio e la dimostrazione è che il numero di errori si è notevolmente ridotto. Ci aspettiamo che con il fuorigioco semiautomatico si faccia un ulteriore passo avanti. Siamo consapevoli che a volte il processo per controllare un possibile fuorigioco richiede troppo tempo, specialmente quando il fuorigioco è molto serrato. È qui che entra in gioco la tecnologia semiautomatica del fuorigioco, per offrire decisioni più rapide e accurate. I test hanno avuto un grande successo e siamo fiduciosi di avere in Qatar un altro strumento di supporto per gli arbitri“.