Giancarlo Magalli in Rai ci è nato e cresciuto. Dai primi passi dell’avanspettacolo alle conduzioni storiche come quelle dei “Fatti Vostri”, è stato un volto della tv di stato per decenni. Ora arriva uno stop, forse fisiologico, che però il conduttore non prende molto bene. Con la solita ironia che lo contraddistingue, infatti, critica i vertici di Viale Mazzini per averlo messo ai margini. L’occasione è stato un articolo di TvBlog, in cui si faceva notare l’assenza del conduttore dai progetti dell’azienda per il prossimo anno. Cos’ha detto? Qual è il suo futuro?
Giancarlo Magalli, polemica Rai
Per la prima volta dopo molti anni, Giancarlo Magalli non avrà alcun progetto in Rai. Questo è diventato palese e oggettivo dall’annuncio dei palinsesti 2022-2023 presentati alla stampa qualche giorno fa, precisamente lo scorso 27 giugno. Infatti, secondo la programmazione ufficiale per il prossimo autunno-inverno, sembra che a 74 anni Mamma Rai abbia deciso di dare “riposo” all’uomo di spettacolo. Ecco le parole (velenose) con cui ha accolto la notizia:
“La riconoscenza della Rai è leggendaria.”
Giancarlo Magalli in Rai cosa aveva fatto
Costa stava facendo Giancarlo? Nell’ultima stagione, il conduttore tv si era confrontato con “Una Parola di Troppo”, quiz del pomeriggio di Rai2, ed era stato la voce narrante de “Il Collegio”. Proprio su quest’ultimo incarico, però, Stefano Coletta, nel corso del lancio dei palinsesti, ha parlato di un format dalla struttura diversa, rinnovato anche nella voce narrante che sarà una sorpresa svelata più in là. L’ultima apparizione di Magalli in un programma tv, quindi, risale alla scorsa edizione de “Il Cantante Mascherato”, quando il conduttore si era ritrovato nel cast del programma in qualità di identità nascosto, sotto il vestito della lumaca insieme a sua figlia Michela.
Mesi strani, mesi fatti non solo di Giancarlo Magalli in Rai. Nel frattempo, infatti, lo show-man ha lavorato come attore, nei panni del Vescovo nell’ultima stagione di “Don Matteo” dove potrebbe ricoprire sempre più spazio anche complice l’uscita di scena di Terence Hill dalla serie. “Chiusa una porta si apre un portone” insegna un noto adagio popolare e potrebbe essere vero per il conduttore che, dopo l’ottimo exploit in “Hercules” della Disney”, ha davanti a sé molto spazio per tutto quel che riguarda la voce e l’uso di essa.
Quel che è certo è che la scatoletta luminosa del servizio pubblico per ora è out.