I saldi estivi sono ormai alle porte. Il 2 luglio è la data ufficiale ma già domani inizieranno in Sicilia. Poi da venerdì in tutte le altre Regioni italiane a eccezione della Provincia autonoma di Bolzano dove si dovrà aspettare fino al 15 del mese.  

Quest’anno ogni famiglia spenderà circa 200 euro 

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia per i saldi estivi spenderà in media 202 euro.

Le stime di spesa media a famiglia per questi saldi estivi sono in leggero aumento rispetto allo scorso anno e corrispondono al ritorno del turismo nazionale ed internazionale soprattutto sulle coste e nelle città d’arte. I saldi estivi potranno rappresentare una vera opportunità, considerando il generale aumento dei costi e le previsioni di crescita dei listini delle prossime collezioni.

Ha dichiarato Giulio Felloni, presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, commentando l’avvio degli sconti stagionali.

Regole per il corretto acquisto durante i saldi estivi 

La Federazione Moda Italia e Confcommercio ha ricordato alcuni principi di base per evitare delusioni durante i saldi estivi

Cambio dei capi

La possibilità si cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prove in camerino 

Non c’è obbligo. Il negoziante ha la libertà di decidere se fare o meno provare i suoi capi ai clienti. 

Pagamenti

Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante. Ricordiamo inoltre che oggi è scattato l’obbligo del pos per tutti i commercianti.

Prodotti in vendita

I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. È inoltre obbligo del negoziante indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.