Filippo Ganna inizierà il Tour de France come uno dei principali candidati alla maglia e alla vittoria finale della corsa. Certo non sarà facile con avversari del calibro di Bissegger, van Aert, Roglic e Pogacar.
Ganna: Voglio la maglia gialla a tutti i costi
“Voglio assolutamente che quella maglia gialla sia appesa nel mio museo. C’è qualcosa di mitico nella maglia gialla e mi piace la storia del Tour. Venerdì mattina mi alzerò con grinta. So che la mia forma è buona, l’ho potuto constatare durante il campionato italiano a cronometro. Ora possiamo solo incrociare le dita che sia anche abbastanza bravo così da festeggiare venerdì sera.”
L’avversario più duro
“Tutti vogliono quella maglia. Il Tour è una delle gare più intense, dure e stressanti dell’anno. Tutti avranno fame, ma Wout è sicuramente uno dei miei avversari più aggressivi in una cronometro come questa. È uno dei principali candidati alla maglia gialla“.
Le sensazioni alla Vigilia del Tour
“Sto incominciando a prenderci la mano per le gare così importanti. Non devo concentrarmi su quanto è importante il Tour, su quanto sia prestigiosa quella maglia e su quante persone faranno il tifo in strada. Desidero viverla come una corsa qualunque, di solito la soluzione è la semplicità. Pericolo Covid? Il virus è talmente imprevedibile da farti essere quasi impotente. A una certa pareva impossibile arrivare a Copenhagen. Sono spiacente per i tifosi, ma serve che tenga la mascherina e che rispetti le distanze. Mi auguro di uscire indenne pure dai tamponi successivi. Preparazione? Isolarsi a 2800 m, al Rifugio Maroli sopra Mucugnaga è stata cosa difficile a livello mentale. Anche rinunciare al cibo è molto dura, ma serve seguire una dieta davvero rigorosa. Ormai lo sanno tutti, amo la Nutella e le caramelle, ma in questo momento proprio non posso mangiarle”.