Covid, oggi i dati del monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe 22-28 giugno. Rispetto alla settimana precedente, circolazione virale in forte ascesa, continuano a salire i nuovi casi di Covid (+50,4%), aumentano i ricoveri ordinari (+25,7%) e le terapie intensive (+15%). Tornano a crescere anche i decessi (+16,3%). E’ quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe nella settimana 22-28 giugno, rispetto a quella precedente. Quanto ai casi attualmente positivi, sono 384.093 a fronte dei 255.442 della settimana precedente e i decessi sono 392 contro 337. Crescono anche i casi attualmente positivi (da 599.930 a 773.450), le persone in isolamento domiciliare (da 594.921 a 767.178), i ricoveri con sintomi (da 4.803 a 6.035) e le terapie intensive (da 206 a 237)

Covid, oggi i dati del monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe

“Prosegue l’impennata dei nuovi casi settimanali (+50,4% rispetto alla settimana precedente) che si attestano intorno a 384 mila, con una media mobile a sette giorni che sfiora quota 55 mila casi al giorno”.

dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.

Nella settimana 22-28 giugno tutte le Regioni registrano un incremento percentuale dei nuovi casi: dal 27,7% della Lombardia all’80,2% del Molise. Rispetto alla settimana precedente, in tutte le Province si rileva un aumento percentuale dei nuovi casi (dal +12,2% di Sondrio al +102,5% di Asti). (AGI)

Mascherine al lavoro

Nei luoghi di lavoro privati potrebbe rimanere l’uso delle mascherine. È quanto indica una bozza di aggiornamento delle misure di contrasto al virus sul lavoro dei privati, che il Governo condivide oggi con le parti sociali. Mascherine Ffp2, controllo della temperatura all’ingresso, ingressi e uscite scaglionate quando possibile e incentivi allo smart working. E’ quanto prevede una bozza del protocollo sulle misure anti covid nei luoghi di lavoro privato che viene sottoposta oggi dai ministeri del Lavoro e della Salute, a quanto si apprende, alle parti sociali. “L’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo facciali filtranti FFP2 – si legge nel testo – rimane un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio, soprattutto nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative. A tal fine, il datore di lavoro assicura la disponibilità di FFP2 al fine di consentirne ai lavoratori l’utilizzo nei contesti a maggior rischio”