Arrivabene-De Ligt, scintille. In un’intervista rilasciata a Tuttosport, l’amministratore delegato dei bianconeri annuncia la possibile partenza del difensore olandese. È la prima vera apertura alla cessione che arriva da parte della dirigenza bianconera. Sul calciatore restano concrete le piste che portano in Premier League. Chelsea e Manchester City sono pronte ad affondare il colpo, anche se le richieste della Juventus non si spostano dalla clausola rescissoria che vincola il calciatore: 120 milioni di euro, questa la valutazione del cartellino. Dopo le perplessità palesate dal calciatore nelle dichiarazioni degli scorsi giorni, le parole di Arrivabene suonano come un’apertura all’imminente addio di De Ligt: “Impossibile trattenere un giocatore che se ne vuole andare. Ma è sempre una questione di numeri, non è che se uno vuole andare via gli rispondi: prego, accomodati. Però dal tavolo della trattativa bisogna alzarsi tutti e tre soddisfatti. Vale sempre l’articolo quinto: chi ha i soldi ha vinto”. Con il contratto in scadenza nel 2024, sembra destinato a interrompersi il rapporto tra De Ligt e la Juve.

Arrivabene-De Ligt, le parole dopo il mancato rinnovo

Arrivabene-De Ligt, le dichiarazioni che non ti aspetti. L’obiettivo della società bianconera era quello di rinnovare il contratto al difensore olandese sino al 2027. Gli incontri degli scorsi giorni con Rafaela Pimenta, agente del calciatore, non hanno portato ad una fumata bianca. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda Paul Pogba. Il ritorno a Torino del centrocampista francese è sempre più vicino. E Arrivabene si mostra ottimista sulla chiusura dell’affare: “Gli stiamo parlando, le cose stanno evolvendo molto, molto bene. Com’è nata l’idea? In quelle riunioni si fanno dei nomi, come quello di Vlahovic che poi è arrivato. Apri la porta, lanci un nome e tutti ti guardano come un matto. Poi, piano piano la macchina si avvia e si costruisce l’operazione. Pogba è nato così. La sua presenza sarà fondamentale anche dal punto di vista commerciale, anche se il mio sogno è avere un giocatore italiano che venga riconosciuto a livello internazionale: un Totti, un Del Piero, un Buffon”.

Arrivabene, De Ligt e non solo: la verità su Dybala

Oltre alla questione De Ligt, Arrivabene si concentra sulla partenza di Paulo Dybala: “C’era stato un accordo, poi c’è stato l’aumento di capitale, ci siamo tutti presi una pausa, di cui i procuratori erano informati e d’accordo, per effettuare valutazioni all’interno del Consiglio di amministrazione. Ci siamo rincontrati e abbiamo detto che i termini erano cambiati, perché volevamo muoverci in maniera diversa. Per cui da un contratto quadriennale a certe cifre, che vorrei evitare di citare per evitare ulteriori polemiche, siamo passati a un’altra strategia. Anche perché tutti sanno chi è arrivato a gennaio, no? Ma questo non ha compromesso i rapporti, non c’è stata nessuna guerra fra noi e Dybala”.

Le strategie della Juve del futuro

Sulle strategie del futuro, l’amministratore delegato bianconero aggiunge: “Non c’è una nuova Juventus. C’è la Juventus che come obiettivo ha la continuità a mantenere una squadra ad altissimi livelli e mirare ad altissimi traguardi. Il “J brand” ha enormi potenzialità. Noi dobbiamo progettare una squadra che in campo deve vincere e un’altra che lavora per espandere il marchio nel mondo. La Juve è ‘emozione’, per questo credo si possa creare un prodotto che interessi non solo gli appassionati di calcio. La serie su Amazon è stato un esperimento. Come la Ferrari? Quello è un marchio nato globale, la Juve può diventarlo”.