Le questioni Ius Scholae e cannabis agitano il governo. Fabio Rampelli, deputato di FDI, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Fino a qui tutto bene” condotta dal direttore Gianluca Fabi e Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.
“In una situazione così clamorosamente negativa che ci attraversa, gli italiani avrebbero diritto ad un governo che pensi ad affrontare i nodi importanti delle famiglie. Invece ci si sta concentrando su temi che fanno da cassa elettorale per la sinistra. Tutti gli argomenti identitari non devono avere diritto di cittadinanza in un governo di larghe intese. Invece stiamo qui a perdere tempo e a consumare i soldi degli italiani per due questioni che non arriveranno a dama e che sono lontani anni luce dai problemi degli italiani”.
Ius scholae
“Noi siamo in testa alla classifica in Europa per certificati di cittadinanza rilasciati. Se lo vogliamo riformare come dice di voler fare la sinistra bisogna entrare nel merito. Il ciclo scolastico deve essere completo, fino a 18 anni. Penso che a quell’età ci sia anche la consapevolezza di poter decidere se rimanere legato alle tradizioni della propria famiglia d’origine, non si può imporre la cittadinanza de facto. Non possiamo far finta che non esista un problema di integrazione con cittadini che provengono da teocrazie ad esempio di Paesi musulmani che discriminano le donne. Se io dò la cittadinanza così facilmente vado contro la Costituzione italiana. La scelta deve essere consapevole e solenne. Il cittadino che riceve la cittadinanza deve dichiarare di accogliere tutti i nostri valori e principi fondanti, non ci può essere un automatismo”.
Secondo Valeria Fedeli la Meloni è razzista
“Questa dichiarazione è veramente penosa. Penso che la sinistra dovrebbe essere un po’ più seria. La sinistra non approfondisce mai i temi. Razzista è chi si sente superiore e vuole imporre la propria legge. Invece noi vogliamo che ci sia un’adesione consapevole” ha affermato Rampelli.