La NATO si sta preparando a un mondo “imprevedibile e pericoloso” dove al momento la prima minaccia alla sicurezza dell’alleanza atlantica è la Russia, di questo fatto ne sono consci sia l’alleanza che Vladimir Putin. Per la prima volta si parla con preoccupazione anche di Cina non come “avversario”, ma come Paese da monitorare vista la sua politica grazie ai partner dell’area indo-pacifica, invitati per la prima volta al vertice.
Dopo la conferma della concessione dello status di Paesi invitati a Finlandia e la Svezia e l’approvazione di un importante piano di aiuti al’Ucraina sono stati varate la dichiarazione di Madrid e il nuovo Concetto Strategico, documenti che per dieci anni guideranno la politica della Nato.
Nato: cosa è cambiato dal 2010
Rispetto all’ultimo Concetto Strategico, quando nel 2010 la Russia veniva definita “partner strategico” e Pechino non era nemmeno considerata è cambiato tutto. Così il presidente americano Joe Biden
“Putin, puntava al modello Finlandia per l’Europa e invece ottiene il modello Nato”.
Il primo grande cambiamento è un rafforzamento importante di tutta la Zona Est dell’alleanza. I soldati passeranno da 40mila a 300 mila. A rotazione verranno messi in campo contingenti in Paesi specifici. Questo richiederà un grande sforzo economico, almeno per nazioni come Italia e Germania.
Quale sarà l’impegno dell’Italia nel nuovo Concetto Strategico
Un primo calcolo dice che il nostro paese dovrebbe impiegare circa 15.000 soldati, Mario Draghi ha invece affermato che l’impegno sarà di 8.000 uomini in patria e 2.000 in Ungheria e Bulgaria.
“Ad oggi non c’è il rischio di un’escalation con la Russia, però bisogna essere pronti”.
Altra novità del vertice è stata la presenza dei leader di Giappone, Corea Del Sud, Australia e Nuova Zelanda. Il motivo è presto detto: questi Paesi temono l’espansionismo della Cina e per questo devono rinsaldare i legami con Washington, vista la politica sempre più aggressiva del Dragone.
“La Cina bullizza i suoi vicini e la Nato resta al fianco dei suoi partner in quell’area del mondo”, queste le parole del segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg.
Le reazioni di Putin al vertice Nato
Vladimir Putin ha parlato nella notte del vertice, soffermandosi soprattutto sulla questione Finaldia-Svezia nella Nato.
“Per noi, l’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato non è affatto la stessa cosa rispetto all’adesione dell’Ucraina. Sono cose completamente diverse. Lo capiscono molto bene. Stanno semplicemente gettando questa tesi nell’opinione pubblica per dimostrare che sì, la Russia non voleva, e ora è stata costretta a subire.
Inoltre Putin ha puntato il dito contro la Nato accusandola di voler affermare la supremazia dell’alleanza atlantica attraverso il conflitto in Ucraina.
“L’Ucraina e il benessere del popolo ucraino non sono l’obiettivo dell’Occidente e della Nato, ma un mezzo per difendere i propri interessi. I leader dei Paesi Nato vogliono affermare la loro supremazia, le loro ambizioni imperiali”.
Anche il vice ministro degli esteri russo Serghei Ryabkov ha detto che non è “intimidito” dalla mossa della Nato e che risponderà nei termini delle “capacità e risorse” del suo paese.
Oggi a Madrid ultimo appuntamento del vertice, dedicato al “sud dell’alleanza”, che riguarderà da vicino l’Italia. Mario Draghi non ci sarà a causa dei dissidi interni ai partiti nostrani, presenzierà per l’Italia il ministro della difesa, Lorenzo Guerini.