“La notizia più importante di oggi è che 144 militari sono tornati a casa tra cui 95 difensori di Azovstal e tra loro ci sono anche quelli del battaglione Azov. Secondo l’intelligence la maggior parte dei prigionieri liberati sono feriti comunque sono già a casa e questa novità è molto importante”. Così Iryna Guley, giornalista Corrispondente dall’Ucraina per Cusano Italia Tv.
Ucraina, scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca
L’8 giugno scorso l’agenzia di stampa russa Tass aveva riferito di più di mille militari ucraini portati dal Donbass in Russia. Secondo le fonti di Kiev quello di oggi è il maggiore scambio di prigionieri finora fatto tra l’Ucraina e Mosca.
“Ho sentito la moglie di Sviatoslav “Kalina” Palamar, comandante del battaglione Azov, ma lei non sa se suo marito è tra loro” ha detto Guley.
Widodo a Kiev, primo leader asiatico dall’inizio della guerra
Primo leader asiatico a visitare i due Paesi dallo scoppio della guerra, Joko Widodo, è giunto oggi a Kiev per provare a riportare al tavolo dei negoziati le due parti e proporre una soluzione per le esportazioni di grano.
“Oggi il presidente dell’Indonesia, Joko Widodo, ha visitato le città distrutte tra cui Irpin e poi alla conferenza stampa con Zelensky hanno parlato di sicurezza alimentare e il presidente dell’Indonesia ha parlato anche del G20, la riunione che avrà luogo in novembre. Zelensky ha ringraziato per l’invito però ha detto che la sua presenza dipende anche da chi altro ci sarà. Sappiamo che Widodo ha già invitato anche Putin e lui ha già risposto che sarà presente. Sulla questione Boris Johnson ha chiesto ai Paesi di non boicottare il G20 anche se Putin dice che sarà presente perché non crede arriverà”.
L’attacco russo al centro commerciale di Kremenchuk
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condiviso sui social le riprese delle telecamere a circuito chiuso del momento in cui il centro commerciale di Kremenchuk è stato bombardato lunedì da un attacco missilistico russo, dicendo che si è trattato di un attacco deliberato.
“Abbiamo parlato tanto delle vittime dell’attacco e delle bugie che crea la Russia nei confronti di quello che è successo a Kremenchuk. Lavrov ha detto che nel centro commerciale non c’era gente, non c’erano cittadini. Ha detto che era completamente vuoto e tutti i negozi chiusi. I cittadini di Kremenchuk hanno però pubblicato gli scontrini che hanno ricevuto quel giorno. Hanno fatto acquisti prima dell’esplosione e questi scontrini lo dimostrano. Si legge il nome della strada, il centro commerciale e naturalmente le cose che hanno comprato”.
Rivedi l’intervento di Iryna Guley nell’edizione delle 19.30 del Tg di Cusano Italia TV condotto da Aurora Vena