Emergenza siccità in Emilia-Romagna. Questa mattina il presidente della Regione, Stefano Bonaccini ha inviato una richiesta ufficiale al presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi e al capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio per chiedere la delibera dello stato di emergenza nazionale.
Emergenza siccità in Emilia-Romagna. Bonaccini scrive a Draghi
“Considerate le caratteristiche, la natura e l’estensione degli eventi, anche con prevedibili aggravamenti nei prossimi mesi, si richiede- scrive il presidente Bonaccini- la delibera dello stato di emergenza nazionale per la grave crisi idrica in atto sull’intero territorio della Regione Emilia-Romagna. Prendendo in considerazione le proposte di intervento arrivate anche nelle ultime ore, sale a 36 milioni e 700.000 euro la stima delle risorse necessarie per fronteggiare le criticità: una cifra comprensiva degli interventi più urgenti da mettere in campo con immediatezza e delle opere da attuare nel medio termine”.
Dalla ricognizione effettuata nei giorni scorsi, è emerso dunque un fabbisogno di oltre 36,7 milioni di euro per rispondere alle criticità attraverso proposte di intervento formulate da consorzi di Bonifica, Comuni e servizi tecnici regionali.
Da anni ormai l’Italia vive una catastrofe idrica senza precedenti che sta mettendo in ginocchio la produzione agricola e sta alterando la biodiversità di luoghi naturali come il Delta del Po. La siccità sta portando alla desertificazione di molte aree agricole e alla morte dell’ecosistema.
Bonelli: “Governo immobile su emergenza siccità”
“L’inazione del Governo è inaccettabile e lo è ancora di più dal momento in cui Cingolani ed il Governo erano stati informati, all’inizio dell’anno, da un rapporto scientifico della UE della drammatica crisi che avremmo subito in questi giorni. Di fronte a questa catastrofe, causata dalla crisi climatica, né il premier Draghi né il ministro della Transizione Ecologica hanno ritenuto di fare qualcosa di concreto e di convocare un Consiglio dei Ministri per adottare decisioni che la situazione richiederebbe. Il Governo è immobile mentre gli unici provvedimenti di riduzione dei consumi di acqua sono decisi a macchia di leopardo da alcuni sindaci, a volte con ordinanze anche discutibili”. Cosí in una nota il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli.