Margaret Keane è morta all’età di 94 a Napa in California a causa di un insufficienza cardiaca e la notizia è stata data questa mattina dal quotidiano “New York Times“. L’attrice americana era diventata famosa per i suoi celebri dipinti della serie dai “grandi occhi” ed erano diventati un vero e proprio fenomeno di culto tra tutti gli amanti della Pop Art. Oli e tecniche miste erano alla base dei suoi lavori in cui i soggetti preferiti erano principalmente donne e bambini ma anche animali con la particolarità degli occhi enormi.
Margaret Keane, stile creativo
Nata nel Tennessee, la fama di gran pittrice Margaret Keane se l’è guadagnata da giovanissima quando nella parrocchia che frequentava era diventata celebre per le sue tele in cui raffigurava angeli dagli occhi grandi e ali cadenti. Le caratteristiche principali della sua arte erano gli occhi enormi dei soggetti ritratti, occhi grandi e fuori proporzione rispetto ai volti, stile amato da molti anche ad hollywood tanto che le attrici Joan Crawford e Natalie Wood commissionarono a Margaret Keane negli anni 80 i loro ritratti. Negli anni 90 anche il grande regista e sceneggiatore Tim Burton le commissionò il ritratto dell’attrice Lisa Marie, all’epoca fidanzata del regista. Tim Burton, affezionato collezionista delle opere dell’artista, amava talmente tanto lo stile pittorico di Margaret Keane da dedicargli un film “Big Eyes”.
Le controversie matrimoniali
Durante gli anni 60, le opere della Keane furono vendute a nome Walter Keane, il marito da cui si separò tra il 1964 ed il 1965 prima di risposarsi e trasferirsi alle Hawaii alla fine degli anni 60. Nel 1970 la pittrice partecipò ad una trasmissione radiofonica di Honolulu in cui rivendicò le sue tele e denunciò al mondo intero la truffa subita dall’ex marito Walter Keane. Dopo le denunce alla Corte Federale, il giudice per stabilire chi dei due stesse affermando il vero, chiese ad entrambi di creare nell’aula del tribunale un dipinto raffigurante un bambino con gli occhi enormi, Walter disse di avere dolore alla spalla e rinunciò, la ex moglie invece terminò la sua opera in soli 53 minuti. Dopo la profilassi del processo, la corte dichiarò colpevole Walter Keane e l’ex moglie venne risarcita con 4 milioni di dollari ma poi nel 1990 revocò la somma.