La Apple si muove verso il caricatore universale. Dopo l’accordo trovato tra i partner europei, l’azienda statunitense sarebbe sempre più propensa a spostarsi verso il caricatore universale. Il cerchio si stringe sempre più ed a quanto pare anche il Brasile starebbe pensando di fare lo stesso.

Apple, i pro del caricatore USB-C

La nazione sudamericana infatti potrebbe presto diventare l’ultimo paese (in ordine di tempo) ad adottare il caricatore unico a favore dell’USB-C. L’Anatel, ovvero l’ente nazionale che si occupa dei diritti dei consumatori, ha presentato una nuova proposta per obbligare i produttori di smartphone e dispositivi elettronici di piccole e medie dimensioni ad utilizzare lo standard USB-C per la ricarica. Il progetto dell’Anatel prevede l’obbligo per le aziende di passare all’USB-C sugli smartphone entro l’1 luglio 2024. D’altra parte, il Brasile non ha mai visto di buon occhio le scelte di Apple in materia, contestando fin dall’inizio la scelta di rimuovere il caricabatterie Lightning dalla confezione a partire da iPhone 12

Analogamente a quanto fatto dagli Stati Uniti ed Unione Europea, anche l’anche l’Anatel afferma che i device che si caricano completamente in modalità wireless non dovranno seguire questa normativa e spiega che la transizione all’USB-C offrirà un “maggiore comfort ai consumatori” e potrebbe ridurre i rifiuti elettronici globali. Una scelta, quindi, volta si a migliorare il confort dei propri clienti, sia alla salvaguardia dell’ambiente. Ancora da stabilire, però, la data del debutto del nuovo caricatore. Nel giro di pochi anni, quindi, Apple potrebbe trovarsi costretta ad utilizzare l’USB-C, sebbene gli ultimi rumor affermino che l’iPhone 15 sarà il primo modello ad usare l’USB-C, segnando l’addio al Lightning dopo svariati anni. Chiaramente, al momento si tratta solo di una proposta che dovrà passare attraverso gli organi legislativi, sperando di vedere il tanto atteso cambiamento il prima possibile.