Beppe Grillo show come non si vedeva da tempo: il garante del Movimento 5 Stelle si trova a Roma per incontrare la delegazione governativa sia alla Camera che al Senato cercando di compattare le forze in un momento politico molto delicato. Al centro del dibattito politico il rapporto con Giuseppe Conte e una clamorosa indiscrezione.

Beppe Grillo a Roma, tra risposte elusive e siparietti comici

Beppe Grillo apre la terza mattinata a Roma in Senato, dove incontrerà i membri del Movimento 5 Stelle presenti nelle varie Commissioni. Già da ieri alla Camera, tuttavia, il garante pentastellato era stato intercettato dalla stampa durante il suo percorso dall’Hotel Forum a Montecitorio. Sono in molti a interrogarsi sul futuro del Movimento alla luce dei recenti sviluppi politici, dal flop alle elezioni comunali fino allo strappo con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (che Grillo ha definito “Giuda”).

Dalle parole dell’ex comico trapela grande prudenza e massima cautela anche se sotto la superficie potrebbe esserci allo studio una mossa clamorosa:

“Non c’è nulla da dire sul mio rapporto con Conte, siamo perfettamente allineati. Il Movimento 5 Stelle rimarrà fedele all’esecutivo, voi giornalisti usate delle storielle per coprire la verità. Smettetela di raccontare delle non-cose”.

Oltre al curioso siparietto sulla banconota da mille euro, Grillo è tornato sul nodo dei due mandati. Un punto su cui non si faranno sconti ma che cozza con la candidatura di Giancarlo Cancelleri, prossimo al terzo tentativo per le Regionali in Sicilia:

“Permane la forte indicazione al limite del doppio mandato, che per noi rappresenta un tema identitario imprescindibile e senza deroghe”. 

Servirà comunque velocizzare i tempi nel caso in cui dovesse essere confermata la scelta di Cancelleri come candidato pentastellato in Sicilia, magari tramite una deroga. Ma c’è chi spinge per il nome di Nuccio di Paolo, capogruppo del Movimento all’Ars.

Il sociologo De Masi lancia la notizia clamorosa: “Draghi avrebbe chiesto a Grillo l’addio di Conte”

Intanto dalle colonne del Foglio Quotidiano arriva una clamorosa rivelazione a opera del sociologo Domenico De Masi. Ebbene, secondo lo studioso il premier Draghi avrebbe chiesto a Grillo la testa di Giuseppe Conte.

“Grillo mi ha raccontato di avere colloqui costanti con il presidente del Consiglio, Draghi si fida del suo ruolo all’interno del Movimento 5 Stelle. Lo stesso Grillo si ritiene soddisfatto di ciò linea governativa finora tenuta dall’esecutivo nei riguardi del Movimento, c’è piena sintonia. Draghi avrebbe inoltre chiesto al garante di rimuovere Giuseppe Conte dall’incarico, ma io ho avvertito Grillo di essere guardingo sull’atteggiamento di Draghi: temono che il Movimento possa riguadagnare consenso facendosi portavoce delle fasce più deboli attanagliate dalla crisi che stiamo vivendo”.

Se posso dare un consiglio a Conte io me ne andrei. Nessuno può decidere al posto mio dopo tutti gli sforzi che ho fatto per il Movimento, è pura delegittimazione e mancanza di stile”.

Forse Grillo non sembra più così soddisfatto di Draghi, poiché pur avendo confermato il pieno sostegno al governo ha rimarcato contestualmente come il Movimento vada ascoltato di più: un chiaro riferimento all’incentivo del Superbonus 110%.