Solo qualche giorno fa il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aveva dichiarato che il vertice di Madrid sarebbe stato il più importante dai tempi della Guerra Fredda e cominciano ad arrivare i primi frutti concreti. Dal ritiro del veto turco sull’adesione di Finlandia e Svezia fino all’identificazione ufficiale della Cina nel nuovo Concetto Strategico.
“In questa fase la Nato deve affrontare la sua sfida più grande dalla Seconda guerra mondiale. Ci troviamo nel mezzo della più grave crisi di sicurezza che abbiamo affrontato”.
Vertice Nato a Madrid, Stoltenberg conferma che la Cina entrerà nel Concetto Strategico
La prima serata del vertice Nato di Madrid parte col botto e annuncia tramite il segretario generale Jens Stoltenberg una rivoluzione dell’alleanza militare atlantica. Tra i cambiamenti significativi figura la rivalutazione della Cina agli occhi dell’Alleanza:
“La Cina ora non viene menzionata nell’attuale Concetto Strategico, ma da oggi lo sarà. Mi aspetto che gli alleati siano d’accordo sul fatto che la Cina rappresenti una sfida ai nostri valori, ai nostri interessi. Ciò non significa che Pechino sia un avversario ma bisogna tenere conto delle conseguenze per la nostra sicurezza quando vediamo la Cina investire pesantemente in nuovi moderni missili militari e armi nucleari, quando assistiamo al suo tentativo di controllo delle infrastrutture critiche, quali le telecomunicazioni”
Sul fronte delle relazioni con la Russia sono il britannico Boris Johnson e l’olandese Mark Rutte a esprimersi per primi:
“La prima lezione da imparare è che Vladimir Putin era convinto di disperdere la Nato dai suoi confini e invece ha fatto male i suoi calcoli. Ora sarà più presente lungo la linea di separazione. Questo è summit storico per molti versi, avremo due membri in più ed è un passo avanti per l’Alleanza; capiremo poi come poter aiutare ulteriormente l’Ucraina ma dobbiamo anche imparare le lezioni degli ultimi mesi e rivedere la nostra ideologia sul fronte orientale”
Boris Johnson, primo ministro britannico
“La Nato è tornata, il messaggio che deve passare è di unità e compattezza, di sostegno incondizionato all’Ucraina finché sarà necessario. Oggi è fondamentale avere qui presenti i nostri partner asiatici (Australia, Nuova Zelanda, Sud Corea e Giappone) e siamo molto felici che Svezia e Finlandia possano entrare nell’Alleanza”.
Mark Rutte, primo ministro olandese
Ufficiale la rimozione del veto turco all’adesione di Finlandia e Svezia
Come detto in apertura, la prima svolta del summit è arrivata nel prologo e spiana la strada all’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia. Decisiva la rimozione del veto della Turchia dopo il trilaterale di ieri.
“Oggi i leader giungeranno a una decisione storica, invitando ufficialmente la Finlandia e la Svezia a diventare membri della Nato”-
E’ lo stesso Recep Erdogan a comunicarlo dopo che le parti sono arrivate a una mediazione sul Pkk, il partito dei lavoratori del Kurdistan, che Ankara considera un’organizzazione terroristica. Nel documento firmato dai leader si legge che verrà intensificato l’impegno comune contro le minacce per la reciproca sicurezza. Ciò significa una copertura più assidua che potrà arrivare fino all’estradizione di figure ritenute criminali dalla Turchia, oltre alle restrizioni sul fronte degli armamenti.