Ondata di caldo 2022, la siccità assedia i campi. Le temperature oltre i 40 gradi registrate in Italia stanno bruciando la frutta sugli alberi. Dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti della bolla di calore che sta avvolgendo il paese emerge un grave danno per per l’agricoltura con perdite fino al 15%.
Ondata di caldo 2022: a rischio ciliegie, pere, albicocche e angurie
Il quadro è allarmante e desolante allo stesso tempo. Da nord a sud l’eccezionale ondata di caldo sta portando danni alle colture di frutta estiva. Rovinate le ciliegie in Puglia ed Emilia Romagna, scottati angurie e meloni in Veneto, pere e albicocche nel Ferrarese, bruciate barbatelle che perdono le foglie nei vigneti toscani attorno a Firenze, pesche soffocate dalla calura che cadono dai rami prima di riuscire a svilupparsi completamente. Ulivi in stress idrico.
Dove è possibile in alcune aree del Paese gli agricoltori – precisa la Coldiretti – sono ricorsi alle irrigazioni di soccorso per salvare le coltivazioni più in sofferenza, anche se in alcune zone gli agricoltori si ritrovano sugli alberi la frutta addirittura cotta dal sole e dalla bolla di aria torrida. Una situazione che fa salire a tre miliardi il conto dei danni provocati nel 2022 all’agricoltura italiana dalla siccità e dall’ ondata di calore. Agricoltura provata a causa di eventi estremi già dallo scorso anno, in cui l’Italia aveva già perso 1 frutto su 4 della propria produzione nazionale. E a preoccupare è anche l’ondata di maltempo al Nord Italia con le grandinate che colpiscono i raccolti.
Con il caldo l’ortofrutta è la prima voce di spesa degli Italiani
Frutta e verdura – spiega la Coldiretti – sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.
L’ortofrutta – precisa la Coldiretti – è la prima voce di spesa degli italiani per una media di quasi 108 euro al mese, per un quantitativo totale di circa 5,9 milioni di tonnellate lo scorso anno. Il settore ortofrutticolo nazionale – spiega Coldiretti – garantisce all’Italia 440mila posti di lavoro, pari al 40% del totale in agricoltura, con un fatturato di 15 miliardi di euro all’anno tra fresco e trasformato, pari al 25% della produzione agricola totale, grazie all’attività di oltre 300mila aziende agricole su più di un milione di ettari coltivati in Italia e vanta ben 113 prodotti ortofrutticoli Dop e Igp.
“Per difendere il patrimonio ortofrutticolo italiano è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro. Il grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo per recuperare e riutilizzare fino al 50% dell’acqua piovana contro l’11% attuale evitando così situazioni di crisi come quella che stiamo soffrendo anche quest’anno”.
Ettore Prandini presidente Coldiretti