M5S spunta l’idea dell’appoggio esterno al governo. Sono tanti i parlamentari del Movimento 5 Stelle che gli chiedono di uscire dal governo Draghi. Beppe Grillo resiste, a chi gli domanda se il M5S resta nell’esecutivo risponde: “Certo”. Ma di fronte al pressing degli eletti, che gli chiedono di considerare almeno l’ipotesi di un appoggio esterno al governo, diventa possibilista e assicura che la valuterà insieme al leader pentastellato Giuseppe Conte.
I numeri di Camera e Senato sono favorevoli a Mario Draghi
La notizia però è un’altra: con o senza il Movimento 5Stelle il governo di Mario Draghi resta in piedi. I numeri di Camera e Senato parlano chiaro: la scissione di Luigi Di Maio – padre della creatura Insieme per il futuro – ha messo in sicurezza l’esecutivo. Diverso certo se la discussione – in seno al Movimento in queste ore – tra sbattere la porta o fornire l’appoggio esterno si fosse svolta quando ancora i pentastellati pesavano come maggioranza relativa. Resta il fatto che, nonostante i numeri ci siano, il Senato sarebbe il ramo del Parlamento più debole. Anche con i 10 senatori dimaiani le forze che sostengono l’esecutivo conterebbero 210 senatori (272 con i 5Stelle), superando certo la maggioranza assoluta di 161, ma con uno scarto ‘attenzionato’. Alla Camera invece si supererebbe di gran lunga la soglia di sicurezza.