Elena Del Pozzo ultime notizie

Elena Del Pozzo ultime notizie. L’omicidio della bambina di 4 anni uccisa il 13 giugno scorso dalla madre Martina Patti a Catania si sarebbe compiuto in poco più di un’ora dopo che la donna ha prelevato la figlia all’asilo. E’ quanto si evince dalle immagini mostrate nell’ultima puntata della trasmissione televisiva “Quarto Grado”. Immagini registrate da una telecamera di sorveglianza in cui si vede la giovane donna portare a casa la figlia, per poi uscire nuovamente con lei solamente dopo 24 minuti. Al terzo passaggio dell’auto della madre di Elena: un’ora e nove minuti dopo, alle 15,03 del giorno del delitto, all’interno dell’abitacolo non ci sono altre persone a parte lei. CIò vuol dire che prima di quel viaggio Elena era stata già uccisa e lasciata nel campo vicino casa.

Martina Patti in carcere

Dopo aver confessato il delitto della piccola Elena, Martina Patti (la madre) si trova in isolamento in carcere ed è sorvegliata 24 ore su 24 per evitare che possa farsi del male o che possa essere aggredita dalle altre detenute. Dopo aver detto che la figlia era stata rapita da tre uomini incappucciati, la donna crollata. Tuttavia, la sua confessione è piena di “non ricordo”.

L’interrogatorio

I dettagli sugli attimi prima della morte di Elena Del Pozzo raccontati da sua madre, Martina Patti durante l’interrogatorio lasciano quasi increduli per la normalità che ha preceduto la follia assassina.

Ha voluto mangiare un budino, aveva già pranzato a scuola, poi ha guardato i cartoni animati dal mio cellulare. Io intanto stiravo, in serata dovevamo andare da un amico di famiglia per festeggiare l’onomastico insieme ai miei genitori e la bambina era contenta.

Io ed Elena siamo uscite per andare a casa di mia madre, ma poi ho rimosso tutto, ricordo solo che siamo scese per le scale e null’altro. Erano le 14.30 quando siamo uscite. Ricordo solo di essere andata in quel campo”. 

Non ricordo dove ho messo il coltello. Mi sono cambiata a casa i vestiti indossati quando ero con la bambina: non erano sporchi di sangue, ero macchiata solo nelle braccia e ricordo che piangevo forte. 

Quando ho colpito Elena avevo una forza che non avevo mai percepito prima. Non ricordo la reazione della bambina mentre la colpivo, forse era ferma, ma ho un ricordo molto molto annebbiato”.